La svolta c’è stata, ma molto più cauta del previsto. La RBA delude le aspettative di chi la vedeva più aggressiva sul fronte dei tassi di interesse, perché sostanzialmente si limita a dire che avverranno prima del 2024.
La RBA e i tassi di interesse
Al termine del meeting di politica monetaria, la banca centrale australiana ha confermato il livello attuale del tasso di interesse al minimo storico di 0,1% (12° mese consecutivo) e ha lasciato invariato il piano acquisto titoli di stato a un ritmo di 4 miliardi di AUD a settimana almeno fino a metà febbraio 2022.
La vera novità è che ha eliminato dalla sua dichiarazione, la parte in cui prevede che i tassi di interesse non aumenteranno fino al 2024.
Altra novità annunciata, è che è stato annullato l’obiettivo di rendimento dello 0,1% sui titoli di stato di aprile 2024.
Inflazione troppo bassa per essere falchi
La svolta sui tassi di interesse è stata quindi molto blanda, deludento di adotta tecniche di trading intraday. Ricordiamo inoltre che il governatore Philip Lowe di recente ha affermato che non vede un aumento dei tassi nel 2022.
Secondo la banca centrale, l’inflazione è ancora troppo bassa per giustificare una stretta vigorosa. A tal proposito, il consiglio prevede che l’inflazione sottostante non supererà il 2,5% alla fine del 2023, e ci sarà solo un graduale aumento della crescita dei salari.
L’Aussie si indebolisce
Dopo il meeting della RBA, il dollaro australiano ha perso quota rispetto al biglietto verde americano, come si può vedere su una piattaforma opzioni binarie qualsiasi.
Il cambio AUDUSD, che settimana scorsa era arrivato ai massimi di luglio su 0,755 proprio sulle scommesse di una Reserve Bank of Australia molto hawkihs, è scivolato sotto 0,75.
gli investitori non hanno apprezzato l’eccessiva produenza della banca centrale. A questo si aggiunge il fatto che da parte della FED, che si riunisce in meeting da oggi, ci si aspetta una svolta da falco.
