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Mercato azionario, l’Europa chiude positiva alla vigilia della BCE

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La Borsa di Milano chiude in rialzo dello 0,66%. L’indice FTSE Mib segna 33.363 punti, sui massimi da maggio 2008

Seduta positiva per le Borse europee, che finiscono la giornata in rialzo e si presentano di buon umore all’appuntamento con le decisioni della Banca centrale europea, che si riunisce giovedì. Intanto il mercato azionario metabolizza le dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, che in audizione al Congresso conferma che la banca centrale taglierà i tassi nel 2024, ma non bisogna avere fretta.

La giornata del mercato azionario

mercato azionarioAlla fine della giornata, la Borsa di Milano chiude in rialzo dello 0,66%. L’indice FTSE Mib segna 33.363 punti, sui massimi da maggio 2008. Sulla stessa linea, passi in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 35.497 punti. Sale il FTSE Italia Mid Cap (+0,91%); come pure, positivo il FTSE Italia Star (+0,73%).

Anche nel resto d’Europa il mercato azionario chiude in rialzo. La borsa di Londra avanza dello 0,43%, Parigi chiude con +0,28%, più blando l’indice DAX di Francoforte, +0,1%. Più robusti i rialzi di Madrid +0,79% e Amsterdam +0,69%.

I numeri di Milano

A Piazza Affari il controvalore degli scambi è stato pari a 2,95 miliardi di euro, invariato rispetto a ieri. I volumi scambiati sul mercato azionario sono saliti a 0,89 miliardi di titoli, contro i 0,74 miliardi di azioni della seduta precedente.

Riguardo alle singole azioni, il titolo migliore è stato Fineco (+1,53%), grazie ai dati positivi sulla raccolta di febbraio. Performance positive anche per Interpump (+1,52%), Terna (+1,41%) e Intesa Sanpaolo (+1,39%, così come per Mediobanca (+1,26%).
Ribassi su Pirelli, -3,48% e Saipem, -2,22%.

Gli altri mercati

Sul mercato vautario, scambia in leggera crescita l’Euro / Dollaro, che sale a quota 1,091 ma rimane all’interno delle Bollinger bands. Non si fermano la corsa dell’oro, che ha toccato nuovi massimi a 2241 dollari, e di Bitcoin, che fa avanti e indietro tra quota 60 mila e 66 mila.
Giornata di guadagni per il petrolio, mentre la propensione al rischio favorisce anche i titoli di Stato italiani, con lo spread che arretra ai minimi da due anni e chiude a 135 punti base (-4,25%).

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