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Investimenti nei mercati emergenti, dopo la fase acuta della crisi qualcuno torna ad apprezzarli

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Malgrado rimanga incertezza nel breve periodo, torna l’appeal degli investitori verso gli asset a rischio

Dopo la fase acuta della crisi, i mercati hanno potuto festeggiare un assaggio di normalità. La propensione al rischio è aumentata, e sono tornati gli investimenti in asset più rischiosi. Ma ha davvero senso muoversi subito in questa direzione?

La crisi sanitaria e gli investimenti rischiosi

La domanda assume particolare rilievo se si pensa agli investimenti nei mercati emergenti, quelli tradizionalmente più esposti alle turbolenze. Ma al tempo stesso quelli che “ripagano” questo rischio con rendimenti più elevati. Nel corso del primo trimestre dell’anno, questa categoria di asset ha registrato una volatilità accentuata. I problemi sono cominciati a venire a galla con l’emergere della COVID-19 in Cina, poi con la pandemia e infine la mazzata è giunta col crollo del mercato petrolifero.

I problemi dei mercati emergenti

In questo scenario molti investitori hanno iniziato a vendere tutti gli asset percepiti come rischiosi, compreso il debito dei mercati emergenti. La fuga di capitali esteri si è sommata con un altro problema: il lockdown che ha paralizzato l’attività economica, compresi turismo e commercio (vitali per molti emergenti). Il riflesso di questi problemi è il crollo delle valute di tali Paesi. I segnali forex gratuiti affidabili hanno costantemente puntato al ribasso dei loro tassi di cambio. Ma se molti di questi paesi hanno barcollato, adesso che ci vedono delle schiarite le prospettive di lungo periodo rimangono incoraggianti. E questo conta molto per gli investimenti.

Rendimenti azzerati

Nel complesso, le economie emergenti hanno retto in modo egregio alla crisi sanitaria, e le risposte fiscali e monetarie segnalano i progressi compiuti. Dal momento che le banche centrali di tutto il mondo hanno effettuato grandi tagli d’emergenza dei tassi, quasi azzerandoli, gli investitori obbligazionari sono rimasti a secco di rendimenti. Questo ha riportato attrattiva verso il debito dei mercati emergenti, nonostante l’incertezza dello scenario attuale e l’avversione al rischio (che comunque in buona fetta è rimasta). Potremmo quindi vedere delle figure di inversione trend rispetto agli investimenti in questi mercati. In sostanza molti investitori nel debito dei mercati emergenti non solo sono rimasti al loro posto, ma molti altri potrebbero trovare interessante battere questa strada.

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