L’industria tedesca non marcia più come un tempo. Quella che era considerata la locomotiva d’Europa, ossia l’economia tedesca, ha il motore inceppato. È una notizia pessima per l’Italia, dal momento che la stretta partnership commerciale con i tedeschi finirà per farci pesare il loro stato di difficoltà.
Cosa accade all’economia tedesca
Il sistema industriale della Germania, vero traino dell’economia tedesca, da anni si sta aggrovigliando in una crisi sempre più pesante. La poca lungimiranza della politica teutonica, l’eccessiva pesantezza della burocrazia ed anche fattori contingenti – come Covid e crisi energetica – hanno colpito in modo pesante l’industria tedesca, in special modo i settori chimico e automobilistico.
Le difficoltà della maggiore economia del vecchio continente hanno provocato una forte contrazione delle esportazioni italiane, che secondo i calcoli della Cgia di Mestre è quantificabile in 5,8 miliardi di euro. Per far capire l’entità di questo danno, sarebbe più o meno analogo a quello delle ben più discusse tariffe commerciali minacciate dal loro presidente americano Dondald Trump. Insomma, prima ancora di preoccuparci degli USa, dovremmo preoccuparci della Germania.
La tendenza degli ultimi anni
I riflessi della crisi dell’economia tedesca sul nostro export sono visibili già da tempo. Nel 2023 il nostro export verso la Germania è calato di 2,7 miliardi, nel 2024 questa cifra è salita 3,1 miliardi (peraltro si tratta di un bilancio parziale, visto che conta soltanto i primi dieci mesi dell’anno).
Questa forte frenata commerciale finisce per rendere anche il nostro mercato sempre più instabile, visto che le nostre aziende vedono le loro prospettive future sempre più incerte.
Le regioni più colpite
A livello territoriale il maggiore contraccolpo economico della crisi tedesca si avvertirà in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto che sono le regioni che generano il grosso dell’export in direzione Berlino. Ma anche Piemonte e Toscana stanno perdendo molti clienti tedeschi.
Si tratta di una situazione critica, dal momento che le nostre imprese sono già avvolto in uno scenario difficile caratterizzato da margini ridotti ed una concorrenza internazionale che si fa sempre più agguerrita.