L’emergenza Covid ha avuto un impatto durissimo sul commercio tradizionale. Con le misure di lockdown e le restrizioni agli spostamenti, c’è stato un crollo verticale degli scambi internazionali.
Il digitale nel commercio internazionale
Proprio durante questa fase critica, una ciambella di salvataggio all’export è stata lanciata dall’eCommerce. Le vendite all’estero di beni di consumo tramite il canale digitale, sono cresciute del 14% nell’ultimo anno. La loro incidenza sul totale delle vendite all’estero è cresciuta dal 7% al 9%.
Non solo, la svolta digitale sta guidando anche la ripartenza e la gestione dei rischi. Non c’è dubbio che l’emergenza sanitaria abbia dato una forte spinta alle esportazioni online, anche se rimangono enormi margini per crescere ulteriormente.
I numeri delle nostre aziende
I numeri confermano la spinta verso l’alto del commercio internazionale via web. Il 56% delle imprese italiane infatti utilizza i canali digitali per vendere prodotti all’estero.
Le destianzioni principali sono Germania (34,7%), Francia (26,8%), Regno Unito (26%), USA (25,4%), Spagna (18%) e Cina (11,4%). Oltre la metà delle imprese che vende online all’estero, non si focalizza su una sola zona ma lo fa in più di un mercato.
Tuttavia, l’incidenza delle vendite all’estero sul totale rimane ancora contenuta. Per il 75% degli esportatori online, le vendite all’estero generano appena il 20% del proprio fatturato.
Tanta strada da fare
Questi dati dimostrano da una parte che c’è fermento nel mondo del commercio internazionale online, ma dall’altro che c’è ancora molta strada da fare. Del resto, ci sono ancora aziende che non hanno una figura dedicata a questo scopo. Nella maggioranza dei casi ce n’è solo uno che se ne occupa. Insomma, l’organizzazione votata al commercio estero resta troppo snella per cogliere tutte le opportunità che ci sono.
Per sfruttare l’accelerazione impressa dalla pandemia e migliorare le performance di internazionalizzazione delle nostre imprese, bisogna ancora muoversi nel percorso di integrazione del digitale nelle modalità di export tradizionali.
