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Export italiano, dopo la crisi Covid ci sarà la ripresa. Nel 2023 previste vendite per 510 miliardi

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una delle sfide più importanti per la nostra economia è ridare slancio alle esportazioni

Uno dei passaggi fondamentali affinché la ripresa sia davvero concreta, è che riparta con slancio il nostro export. Se quest’ultimo riuscirà a superare le avversità della pandemia, le chiusure protezionistiche e le tensioni geopolitiche, allora ci saremmo incamminati lungo la strada giusta.

Il contraccolpo Covid sull’export italiano

L’export rappresenta un tassello fondamentale per l’economia italiana. E’ un tratto distintivo del fare impresa in Italia. A causa di tanti fattori avversi, per quest’anno le nostre esportazioni si prevedono in forte calo: -11,3%. Si tratta del livello più basso dal 2009 (subito dopo la grande crisi finanziaria), quando raggiunse un minimo del -20,9%. In valore, il nostro export quest’anno scenderà intorno ai 422 miliardi di euro, più o meno al livello registrato nel 2016.
Le due aree più colpite dal calo saranno Europa avanzata e Nord America. Messe assieme fanno oltre il 60% delle vendite estere italiane, e quest’anno subiranno rispettivamente una contrazione dell’11,4% e del 9,8%.

Le prospettive

Qualche raggio di sole però si vede all’orizzonte. Secondo SACE (società del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore assicurativo-finanziario), ci sarà una ripresa relativamente rapida già dal 2021. L’export dovrebbe infatti crescere al ritmo di +9,3%, mentre nei due anni seguenti la crescita media dovrebbe essere del 5,1%. Se tutto dovesse filare liscio, alla fine del 2021 verrà riassorbita la caduta del 2020, mentre alla fine del 2023 le vendite di beni all’estero dovrebbero raggiungere quota 510 miliardi di euro.

Ridefinire le strategie

E’ chiaro che le imprese dovranno fare un grosso sforzo però, per selezionare le migliori opportunità e approcciare con maggior consapevolezza i mercati esteri. E’ cioè necessario ridefinire le proprie strategie di posizionamento internazionale per dare nuovo slancio al business. Ma anche ridefinire i propri approcci operativi. Ad esempio, cogliendo le potenzialità ancora da sfruttare dei canali digitali, e-commerce in primis.

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