Seduta fiacca per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, con gli investitori che si sono mossi senza la bussola di Wall Street (chiusa per festività) e senza grandi spunti macroeconomici.
L’unico dato degno di nota è il calo dell’inflazione britannica, che centra il target della banca centrale (2%) per la prima volta in quasi tre anni. Tuttavia, la Banca d’Inghilterra (BoE) dovrebbe lasciare domani il bank rate all’attuale livello del 5,25%.
Il bilancio della giornata per gli investitori
Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il FTSE MIB che scivola dello 0,29%. Analogamente, il FTSE Italia All-Share chiude in ribasso a 35.405 punti.
Nello scenario borsistico europeo gli investitori vendono anche sul DAX di Francoforte (-0,35%), mentre guadagna qualcosina Londra, +0,17%. Soffre Parigi, -0,77%.
I numeri di Milano
A Piazza Affari gli investitori hanno scambiato un controvalore pari a 2,05 miliardi di euro, in calo di 451,5 milioni di euro, rispetto ai 2,5 miliardi della vigilia. I volumi di titoli scambiati si sono attestati a 0,38 miliardi, rispetto ai 0,44 miliardi precedenti.
Riguardo alle singole azioni, gli acquisti hanno premiato Iveco, +1,76% e Intesa Sanpaolo +1,20%. Tra le banche, positive anche Banco Bpm +0,93%, Mps +0,77%.
Gli investitori hanno venduto soprattutto STMicroelectronics, -4,67%, dopo i guadagni in scia ai tecnologici Usa (chi è stato furbo ha sfruttato il trailing stop loss). Male anche Moncler (-1,85) dopo l’annuncio a sorpresa, di Golden Goose di rinunciare alla quotazione. Male anche Telecom -2,22% e Italgas -1,86%.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario, poco mosso il cambio EUR-USD, che resta poco sopra 1,07 (questo asset è negoziabile anche sugli opzioni binarie broker Europa). Sul mercato dei cambi è in leggero rialzo la sterlina, alla vigilia della riunione della banca d’Inghilterra e alla luce di un’inflazione che a maggio è scesa all’obiettivo del 2% per la prima volta in quasi tre anni.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a oltre 153 bp, con il decennale italiano in calo al 3,94% e il benchmark tedesco al 2,40%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent tiene sopra gli 85 dollari al barile, mentre l’oro si attesta a 2.326 dollari l’oncia.