Non riescono a prendere una direzione chiara i listini europei, che chiudono una seduta fiacca. Oltre all’assenza di grandi spunti macro, gli investitori restano guardinghi dopo il discorso pronunciato ieri da Donald Trump, nel giorno del giuramento come 47esimo presidente degli Stati Uniti. Intanto a Davos prende il via il Forum economico.
Il bilancio della giornata per gli investitori
A Piazza Affari l’indice principale perde lo 0,23% e si ferma sull’orlo dei 36mila punti base. Al contrario, rimane intorno alla linea di parità il FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 38.273 punti.
Nel resto d’Europa gli investitori si muovono in ordine sparso. Francoforte mostra un moderato rialzo dello 0,25%, Londra aumenta dello 0,33%, Parigi avanza dello 0,48%. Arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,2%). L’indice Euro Stoxx 50 conclude gli scambi piatto.
Intanto Wall Street, che ha riaperto dopo la festività del Martin Luther King Day, avanza. Ma la deviazione standard trading rimane elevata.
I numeri di Piazza Affari
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi da parte degli investitori è stato di 2,49 miliardi di euro, in calo del 13,93% rispetto a lunedì. I volumi di titoli scambiati sono passati da 0,76 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,49 miliardi.
Circa i singoli titoli, brillano in pochi: Diasorin (+2,9%), Snam (+2%), Italgas (+1,8%) e Buzzi (+1,8%). Giornata positiva anche Cucinelli, +0,64% che raggiunge nuovi massimi storici.
Gli investitori vendono soprattutto Stellantis (-1,5%), dopo i dati deludenti sulle immatricolazioni di dicembre. Giornata fiacca per le banche, soprattutto Mps -1,12% e Unicredit -0,68%.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario si riprende il dollaro, dopo che ieri la valuta Usa si era indebolita ai minimi di 14 mesi (NB. Se vi interessa questo tipo di investimento, imparate bene il forex pattern significato).
Gli investitori invece reagiscono al discorso di Trump sulle materie prime: il petrolio cala vista la prospettiva di un aumento della produzione americana. Corre invece l’oro, che tratta a 2.739,23 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 108 punti base, con il titolo italiano al 3,58% e quello tedesco al 2,50%.