Nell’ultimo periodo l’attenzione degli investitori si è focalizzata sulle commodities. Le materie prime hanno avuto andamenti borsistici, con alcuni rally veementi misti a situazioni più deludenti.
Tra le commodities che hanno dato una bella accelerata ci sono l’oro e l’argento, ma pure ai diamanti (fuori dai listini). Il discorso comprende però non solo i metalli, ma anche altre materie prime come il caffè, che a luglio ha messo a segno il miglior rialzo mai visto da dieci anni.
Chi invece si è mosso sottotono tra le commodities sono i petroliferi e i prodotti agricoli, con prezzi in movimento laterale o fermi.
Oro re delle commodities
Senza dubbio il re del momento è l’oro. Il metallo prezioso ha toccato il livello di 2041 dollari l’oncia, fissando un nuovo record e scalando il grafico kagi trading.
La corsa del metallo giallo è stata stratosferica: ha chiuso in guadagno per sette settimane consecutive. Nel solo mese di luglio appena conclusosi ha guadagnato circa il 10%. Gli esperti di settore si attendono un proseguimento sostenuto dei rialzi. Qualche mese fa Bank of America aveva fissato un target a 3000 dollari. Gli avevano riso dietro. Adesso lo fanno molto meno…
Ma pure l’argento va fortissimo, arrivando ad annusare quota 26 USD l’oncia. Il Duca Bianco era finito fuori dai riflettori negli ultimi anni, ma il suo ruolo in ambito industriale ha giocato a sua vantaggio con la progressiva rimozione dei lockdown. Nell’ultimo mese ha festeggiato un rialzo superiore al 25%.
Il rally del caffè
Tra le commodities va però menzionato anche il caffé, gradito ritorno ai massimi (suggeriamo di osservarlo sfruttando la Ichimoku cloud strategia). La corsa è stata innescata dalla pandemia, che ha stimolato una forte ripresa dei consumi domestici. Nel mese di luglio i futures del robusta, tradizionalmente impiegato nella preparazione del caffè istantaneo, sono aumentati del 16%.
