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Mercati azionari, l’Europa corre. Milano segna +2,16%

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L’indice Ftse Mib ha chiuso la giornata a quota 26.498 punti. Sulla stessa linea si è mosso il FTSE Italia All-Share

Dopo che la settimana scorsa era stata assai pesante per i mercati azionari, a causa della paura della variante Omicron, le notizie più rassicuranti circa il tasso di ospedalizzazione causato da questa variante hanno provocato un bel rimbalzo delle Borse Europee. Si avverte anche la prospettiva di una Fed meno propensa ad accelerare il tapering, visti i dati in chiaroscuro sul lavoro USA.
Malgrado il debole indice Sentix (sentiment degli investitori ai minimi di aprile), gli investitori sono stati assai vivaci. Neppure le notizie

Il clima di risk-on

mercati azionariGrazie a questo clima positivo sui mercati azionari, l’indice Ftse Mib ha chiuso la giornata in rialzo di 2,16% a quota 26.498 punti. Sulla stessa linea si è mosso il FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata a 29.019 punti.
Nel resto del continente invece, tra i listini principali viaggiano bene Francoforte (+1,39%), Londra (+1,54%) e Parigi (1,48%).
Anche Wall Street ha cominciato questa ottava in rialzo.

Per quanto riguarda invece l’andamento delle valute, fare riferimento ai migliori siti trading forex.

I singoli titoli

A Piazza Affari brillano soprattutto le utilities. Italgas è la migliore del giorno con +3,66%. Benissimo anche Terna +2,92% e Snam +2,46%. Corre pure Enel (+3,02%) dopo la cessione del 50% di Open Fiber, che ha prodotto una plusvalenza di oltre 1,76 miliardi. L’interesse ha provocato anche una crescita degli indicatori di volume trading.

Giornata positiva per i titoli oil (+2,35% ENI) in scia all’intonazione positiva del petrolio, spinto dalla fiducia mostrata dall’Arabia Saudita sull’outlook della domanda di energia sostengono i mercati azionari..
Bene anche le banche. Spicca Intesa Sanpaolo con +3,1%. Bene anche Unicredit (+2,7%), promosso dagli analisti di JP Morgan, e Banco BPM (+3,02%).
Effervescente Pirelli, con un progresso del 3,61%. Brilla Hera, +3,60%.
Deboli invece Diasorin (-2,49%) e Tim (-1,38%), quest’ultima sul timore che il fondo Kkr decida di fare un passo indietro rinunciando a lanciare l’opa sulla società.

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