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Investitori prudenti, le borse europee chiudono in retromarcia

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Al termine di una giornata caratterizzata da una discreta volatilità, a Milano l’indice FTSE MIB chiude in discesa dello 0,22%

Dopo un rally durato diversi giorni, le borse del vecchio continente segnano un calo, sia pure moderato. L’inflazione che continua a mordere e la paura del recessione spingono gli investitori verso un atteggiamento prudente, che fa scattare i realizzi su tutti i listini.

La giornata degli investitori

investitoriAl termine di una giornata caratterizzata da una discreta volatilità, a Milano l’indice FTSE MIB chiude in discesa dello 0,22% a 21.472 punti. Lieve calo anche per il FTSE Italia All-Share, a 23.330 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,33%; negativo anche il FTSE Italia Star, -0,58%.

Non è andata meglio agli altri listini della Eurozona, dove gli investitori hanno per lo più venduto. Il DAX di Francoforte ha chiuso in calo dello -0,19%, Londra è stabile, riportando un moderato -0,17%. In discesa anche Parigi, che segna -0,43%.

I dati della Borsa di Milano

Alla chiusura della giornata di Piazza Affari, gli investitori hanno scambiato un controvalore di titoli pari a 1,3 miliardi di euro. Una cifra inferiore di quasi un terzo rispetto a quella di ieri.
Si sono quasi dimezzati i volumi di scambio, che scendono da 0,66 di ieri a 0,39 miliardi di titoli.

Le singole azioni

Gli investitori hanno premiato Tenaris, in crescita del 2,87%. Spunti positivi anche su Leonardo, Banca Mediolanum e Generali Assicurazioni. Il titolo più penalizzato dalle vendite risulta invece Nexi, che ha chiuso a -3,87%.

Nota: anche sui titoli azionari si può fare trading sfruttando i ritracciamenti Fibonacci strategia.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario torna a correre il dollaro statunitense. Dopo alcuni giorni di pausa, il biglietto verde si riprende su tutta la linea. Il cambio EUR-USD scende nuovamente sotto la soglia di 0,98 e molti hanno sfruttato la situazione con i broker scalping forex. Brusco calo anche per la sterlina Britannica, dopo il dato sull’inflazione, che è ritornata sui massimi degli ultimi 40 anni.
Perde quota anche l’oro, che scende a 1.629,2 dollari l’oncia. Movimento poco significativo invece per il petrolio.

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