L’ultima fotografia scattata da ISTAT al mondo delle imprese, mostra un paese ottimista e in fiducia.
L’indice sul clima imprenditoriale ha infatti mostrato a luglio il dato (in salita da 115,1 a 116,6) più alto da settembre 2018. Allo stesso tempo l’indice composito cresce a 116,3, segnando il nuovo record assoluto della serie storica.
Le imprese da sole non bastano
Le imprese quindi sembrano testimoniare la grande voglia di ripartire del Paese, come segnalano Confcommercio e Confesercenti. Guardando soltanto ai valori, sembra quasi di tornare indietro agli anni Sessanta, nell’epoca del boom.
Eppure manca qualcosa all’appello. I consumi. Se la fiducia delle imprese vede l’indice salire al record storico, quella dei consumatori si ferma al top dal 2018. Sebbene crescano entrambe, è palese che vanno a due velocità differenti.
Si ha paura di spendere
Malgrado la voglia di normalità, la gente ancora non spende come faceva prima. Le famiglie non possono permettersi le spese di una volta.
La pandemia ci ha infatti lasciato una cicatrice profonda, un senso costante di paura di quel che ci può esserci dietro l’angolo.
Chi ha dei soldi da parte, anche pochi o pochissimi, sta attento a conservarli perché chissà se succederà ancora di vivere un anno e mezzo come quello appena vissuto. Aumenta così il risparmio.
Per questo motivo, il rilancio dell’economia italiana non può passare solo per la ritrovata euforia delle imprese. Ha bisogno – come chiedono le principali associazioni di difesa degli utenti – che siano posti in essere interventi sostenibili per far ripartire i consumi.
Servono stimoli ai consumi
Analizzando l’indice di fiducia dei consumatori, si vede che in gran parte la sua crescita è dovuta al miglioramento dei giudizi sulla situazione economica generale sia su quella personale. Ma la componente relativa alle attese per il futuro segna un calo.
Secondo il Codacons, il fatto che la fiducia stia crescendo manifesta una voglia di spendere di nuovo, ma servono misure specifiche per aiutare quella fetta di popolazione che ha subito una riduzione del reddito a causa del Covid. Perché senza consumi, la crescita delle imprese non continuerò a lungo.
