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Investitori abbandonano gli asset rifugio. Lo Yen crolla

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Il cambio tra dollaro e yen giapponese è arrivato a quota 115,5. Inoltre gli analisti di Credit Agricole ritengono ti la svalutazione dello Yen potrebbe proseguire

Con la ripresa economica che avanza, gli investitori del mercato valutario si allontanano dai asset rifugio come lo Yen Giapponese. La valuta di Tokyo scivola così sul livello minimo degli ultimi 5 anni rispetto al Dollaro Americano (USD-JPY).

Come si muovono gli investitori

investitoriIl cambio tra dollaro e yen giapponese è arrivato a quota 115,5, segnando anche una shooting star trading analisi tecnica. Inoltre gli analisti di Credit Agricole ritengono ti la svalutazione dello Yen potrebbe proseguire anche nella prima metà del nuovo anno fino a spingere il cambio col dollaro a quota 118.
Lo yen ha ripreso la sua tendenza al ribasso nei confronti del dollaro, dopo un calo annuo del 10% nell’anno precedente.

Omicron e altri fattori

Quello che sta incidendo su questo rapporto di cambio è anzitutto la convinzione che la variante Omicron, pur avendo una rapida diffusione, non avrà un grande impatto sull’economia globale.
Secondo gli investitori il nuovo ceppo di Covid è potenzialmente meno distruttivo per l’economia globale rispetto a quelli precedenti.
Per questo motivo anziché concentrarsi sul pericolo concreto di shock economici, si stanno concentrando sull’impatto delle interruzioni alle catene di approvvigionamento e sull’andamento dell’inflazione.

Suggerimento: tutti gli investitori, a prescindere dal mercato in cui agiscono, dovrebbero conoscere bene il concetto di sell buy limit significato.

La divergenza delle banche centrali

Ma sull’andamento del cambio dollaro-Yen pesa il divario tra le politiche economiche delle rispettive banche centrali.
Riguardo alla Federal Reserve c’è la forte convinzione che presto cominceranno anche gli aumenti dei tassi di interesse, come dimostra anche il recente aumento dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi. Quelli a 2 e 5 anni sono Infatti arrivati ai massimi da marzo 2020. Gli investitori hanno prezzato già un aumento dei tassi americani entro maggio e altre due entro la fine di quest’anno.

Dalla Banca del Giappone ci si aspetta invece un mantenimento della massiccia politica di allentamento monetario, mentre il paese entra nel suo decimo anno di politica ultra-facile senza precedenti.

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