Il 2024 è stato un anno complicato per l’industria edile italiana. In special modo quella residenziale è andata in grande difficoltà. Ma gli esperti intravedono dei segnali incoraggianti per il prossimo triennio.
Le difficoltà per l’industria edile
Nel corso degli ultimi mesi i problemi del settore sono stati alimentati dalla fine degli incentivi legati al Superbonus, che avevano permesso all’industria edile italiana di rimanere a galla nel periodo complicato cominciato con la pandemia.
Anche gli elevati tassi di interesse, che sono stati necessari per contrastare l’inflazione, hanno rappresentato un forte problema per il settore. Infatti la crescita degli oneri di finanziamento ha diminuito la propensione delle famiglie ad investire sulla casa.
Prospettive
Qualche segnale di miglioramento sta però arrivando da un po’ di tempo a questa parte, e per il prossimo triennio sembrano esserci prospettive di ripresa graduale, secondo uno studio condotto da Bain & Company.
La spinta alla crescita arriverà soprattutto dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In virtù di quest’ultimo, l’industria edile dovrebbe beneficiare dei massicci investimenti infrastrutturali. Ci saranno progetti legati a reti ferroviarie, stradali, energetiche e legate alla diffusione della fibra ottica. Le stime indicano un possibile incremento del 2,5-4,5% nel prossimo triennio.
L’edilizia residenziale
Anche in ambito residenziale le cose dovrebbero migliorare, grazie soprattutto agli effetti della direttiva sulle Case Green. Questo regolamento ha delle scadenze abbastanza ristrette, comprese tra il 2026 e il 2030, per cui numerosi investimenti e cantieri dovrebbero essere aperti a breve termine per rispettarle.
Anche l’industria edile legata agli uffici e al turismo potrebbe dare una spinta, perché – come quella residenziale – è interessata da una profonda trasformazione in chiave sostenibile. In questo caso la crescita triennale dovrebbe oscillare tra l’uno e il 3%. L’andamento positivo dell’industria vacanziera nel nostro paese, spinta anche da eventi come il Giubileo, dovrebbero rappresentare la ragione di incrementi anche per turismo e commercio.