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Debiti da capogiro, Alitalia addio. Oggi l’ultimo volo dopo 75 anni di storia

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Una storia lunga oltre 70 anni, che dal 1974 al 2014 c’è costata però ben 7,4 miliardi di euro di soldi Statali

Il 14 ottobre è il giorno dell’ultimo volo della compagnia di bandiera Alitalia. Dopo 74 anni infatti, la lunga storia di questa azienda si chiuderà in malo modo. Sommersa dai debiti, s’è reso necessario “rottamarla”. Lascerà il posto nei cieli alla newco ITA.

Dalla gloria ai debiti

debiti alitaliaQuella di Alitalia è una storia ricca di tradizione, di stile e di eleganza. Dopo essere nata come “Aerolinee Italiane Internazionali“, ha accompagnato il Paese nella ricostruzione del dopoguerra, ha attraversato con lui il boom economico, ha sponsorizzato Olimpaidi (1960) e “battezzato” l’aeroporto di Fiumicino (1961). Ma dopo una forte crescita tra gli anni Settanta e Ottanta, sono comincite le prime crepe.
Dalla metà degli anni Novanta è comparso lo spettro della crisi e dedi debiti.

L’avvento delle low cost una mazzata

Fino a quel momento i conti della compagnia erano a posto, e nulla sembrava prospettare uno scenario che sarebbe peggiorato anno dopo anno. Gli affari hanno cominciato a peggiorare, e la concorrenza delle low cost s’è fatta sentire. I debiti di Alitalia hanno iniziato ad accumularsi inesorabilmente.

Il periodo più nero per Alitalia

Gli ultimi 25 anni sono stati i più travagliati. La società è passata attraverso quotazioni in Borsa, mancate fusioni (poco prima del 2000 fallisce quella con Klm), il fallimento della cessione ad Air France (nel 2008), la privatizzazione nel 2008 con l’acquisto da parte di una cordata di imprenditori (Cai, Compagnia aerea italiana), ingressi di compagnie straniere (Etihad nel 2014).
Ma la compagnia ormai è nel vortice della crisi perché i debti aumentano e aumentano.

In cinque anni la situazione precipita. Gli sceicchi di Etihad Airways entrano con il 49%, ma non basterà perché la compagnia vede aumentare le perdite di quasi 1 milione al giorno.
I debiti crescono e nel 2017 Alitalia arriva a un passo dal fallimento, dopo che la ricapitalizzazione e il nuovo piano industriale vengono respinti dai dipendenti con un referendum aziendale.

Il fallimento degli ultimi tentativi

Si arriva così all’ingresso in amministrazione straordinaria, nella speranza di trovave un acquirente.
Intanto il governo, per tenere in volo gli aerei Alitalia, deve erogare due grossi prestiti ponte rispettivamente da 900 e 400 milioni di euro. Finanziamenti che firanno sotto la lente dell’Antitrust Ue, che poi li boccerà. Nel 2020 il decreto-legge Cura Italia sancisce l’eutanasia di Alitalia, e la creazione della newco interamente partecipata dallo Stato, Italia Trasporto Aereo.

Decollerà venerdì, mentre oggi con l’ultimo volo, il Cagliari – Roma, l’epilogo “triste” di una storia lunga oltre 70 anni, che dal 1974 al 2014 c’è costata però ben 7,4 miliardi di euro di soldi Statali.

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