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Economia cinese in ripresa, e l’elezione di Biden dà una spinta allo Yuan

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Dopo la tornata elettorale americana è tornato forte l’appetito al rischio, che ha penalizzato il dollaro come valute rifugio

Si sta per chiudere la settimana politicamente più importante dell’anno, che avrà fortissimi riflessi anche sull’economia. Gli investitori hanno continuato a monitorare i risultati delle elezioni negli USA, dove il candidato democratico Joe Biden si avvicina sempre più alla Casa Bianca. Ormai è solo questione di tempo.
Dopo la tornata elettorale americana, sui mercati è tornato forte l’appetito al rischio, che ha penalizzato il dollaro come valute rifugio.

Buone notizie per l’economia cinese lo yuan

Una delle valute che ha maggiormente beneficiato di questo scenario elettorale è lo Yuan cinese. Infatti è arrivato a scambiare sui massimi di 28 mesi contro il biglietto verde, dopo che il tasso onshore è stato fissato a 6,629. Peraltro si evidenziano figure di continuazione del trend trading a sostegno della valuta cinese. L’era Trump è stata caratterizzata da fortissimi attriti con Pechino, sfociati in una lunga trade war. Biden cambierà registro, se non in tutto almeno in buona parte, e questa è un’ottima notizia per l’economia cinese (ma pure per il resto del mondo).

Suggerimento: tra le varie tecniche per fare investimenti, si dovrebbe studiare anche come usare Fibonacci trading analisi tecnica.

Report, dati macro e PBoC

Nel frattempo, gli operatori di mercato hanno digerito i rapporti dell’autorità di regolamentazione bancaria e assicurativa cinese. In base ad essi i prestiti in sofferenza per il settore bancario del paese erano al 2,06% a fine settembre, mentre i prestiti in sofferenza in essere ammontavano a 3,7 trilioni di CNY.
Va ricordato che a ottobre la PBoC – la banca centrale cinese – ha rimosso il coefficiente di riserva obbligatoria del 20% per gli acquisti in dollari nel mercato dei derivati. La mossa è stata finalizzata a tenere sotto controllo lo yuan e incoraggiare deflussi controllati. Questo evidenzia che la banca centrale è preoccupata per il ritmo dell’apprezzamento.

Sottolineiamo infine che il sentiment del mercato è stato anche sollevato dal dato Caixin China General Services PMI, che è salito a 56,8 in ottobre. Si tratta della seconda espansione più rapida dall’agosto 2010, mentre l’economia cinese ha continuato a riprendersi dalla pandemia COVID-19.

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