La pandemia ha creato un vero e proprio tsunami nel mercato del lavoro, tanto nel Vecchio Continente che negli Stati Uniti. A tracciare un bilancio drammatico della situazione sono i numeri. In un mese, il Covid-19 ha creato 22 milioni di disoccupati in America.
Il dato shock sui disoccupati
Il deterioramento delle condizioni sul mercato del lavoro è stato rapido e drammatico. Chi si aspetta che passato il picco della crisi la situazione migliorerà, dovrà invece fare i conti con un progresso che invece in futuro sarà debole. La cartina di tornasole della situazione è offerta da Google. Sul motore di ricerca infatti le query legate ai “sussidi di disoccupazione” rimangono molto elevate. Il tasso dei disoccupati si sta già avvicinando adesso al 20%, e secondo il Beige Book della Federal Reserve, il numero di tagli ai posti di lavoro è destinato a crescere nei prossimi mesi.
Il piano di emergenza
Per riuscire a dare sostegno a famiglie e imprese in grave difficoltà, il governo americano ha varato piani di soccorso d’emergenza davvero imponenti. Il piano da duemila miliardi di dollari sta cominciando a far arrivare assegni di disoccupazione maggiorati di 600 dollari a settimana. Questa misura di sostegno è destinata a crescere. Arriverà infatti fino a 1.200 dollari a persona e a 2.400 dollari a coppia. Tuttavia, la macchina burocratica è lenta, e per adesso queste misure sono attive solo in 29 stati su 50.
Piccole e medie imprese
Intanto il fondo federale previsto a sostegno delle piccole e medie imprese, circa 350 miliardi, è già esaurito. Il Congresso peraltro fa molta fatica a far approvare ulteriori risorse, visti i contrasti tra repubblicani e democratici sull’ampiezza del pacchetto.
Anche per queste difficoltà, il presidente Donald Trump sta cercando di spingere sull’acceleratore per ridurre parzialmente il lockdown. Riaprire anche solo una parte dell’economia e del Paese, alleggerirebbe il costo per le finanze pubbliche e ridarebbe ossigeno al mercato del lavoro.
