Durante il mese di febbraio sono cresciuti sia l’export che l’import italiano con i paesi extra UE 27. La crescita di entrambi i flussi del commercio internazionale però non è stata uguale e dalla fine abbiamo generato un surplus.
I numeri sul commercio
Secondo una stima dell’Istat nel mese di febbraio il commercio con i paesi extraeuropei ha registrato un incremento congiunturale delle esportazioni pari al 7%. Questa crescita ha riguardato tutti i raggruppamenti, ma in particolar modo si è sviluppata maggiormente per i beni strumentali, che segnano un incremento del 15,5%.
Sono cresciute anche le importazioni (sempre a livello congiunturale), ma soltanto del 5,4%. Anche in questo caso gli aumenti riguardano tutti raggruppamenti, con una dinamica positiva soprattutto per quanto concerne i beni di consumo durevoli (+13,6%).
Alla fine del mese di febbraio il saldo commerciale con i paesi extraeuropei segna un avanzo di 6,7 miliardi di euro.
La dinamica congiunturale su base trimestrale
Per quanto riguarda l’andamento del commercio su base trimestrale, l’aumento congiunturale delle esportazioni (confrontando dicembre 2023- febbraio 2024 come il trimestre precedente) è stato dello 0,7%. Durante lo stesso periodo le importazioni hanno invece vissuto una flessione notevole, pari all’8,1% (con un picco relativo soprattutto all’energia -18,1% ed ai beni di consumo durevoli -11,4%).
L’andamento tendenziale del Commercio
Se il confronto viene invece fatto con febbraio dello scorso anno, la crescita delle esportazioni arriva al 2,1%, grazie specialmente alle vendite di beni strumentali (+19,2%) e quelli di consumo durevoli (+21,2%).
L’import invece segna una flessione del 10,4%, il modo pressoché esclusivo dalla contrazione degli acquisti di energia (-30,6%), che negli ultimi mesi avevano affossato la bilancia commerciale italiana.
I flussi del commercio
Nel mese di febbraio sono stati registrati degli incrementi delle esportazioni verso quasi tutti i partner principali fuori dall’Europa.
L’aumento maggiore ha riguardato Turchia (+32,9%), Stati Uniti (+23,6%) e Giappone (+18,8%). Viceversa un profondo calo hanno avuto i flussi di export verso la Cina (-57,7%). Più contenuta è stata invece la riduzione delle esportazioni verso il Regno Unito (-4,4%).
