Mentre continua a crescere la paura che l’economia finisca in recessione, in settimana gli occhi degli investitori saranno indirizzati soprattutto sulle due maggiori banche centrali mondiali. Ma oltre che su FED e BCE, si attendono con ansia anche i dati macro che giungeranno da oltreoceano.
Banche centrali e investitori
I due istituti più importanti al mondo pubblicheranno le minute dei loro ultimi meeting di politica monetaria. Gli investitori sperano di ottenere ulteriori indicazioni riguardo alel loro intenzioni, che si stanno facendo sempre più aggressive sul fronte dei tassi di interesse. In special modo la Federal Reserve.
Annotazione: queste notizie di mercato sono sempre molto importanti per gli investitori, soprattutto per quelli che seguono una strategia opzioni binarie 60 secondi.
Prospettive di FED e BCE
Secondo gli analisti di mercato, la Federal Reserve alzerà i tassi Usa per complessivi 170 punti base di qui alla fine dell’anno. Questo significa che il costo del denaro salirà dall’attuale 1,75% al 3,50%.
Questo potrebbe dare una brusca spallata all’economia americana. A lanciare l’allarme recessione è stato anche Jerome Powell, che non ha escluso un ‘hard landing‘.
Dalla BCE invece ci si attende un rialzo complessivo dei tassi di interesse per 133 punti base di qui alla fine dell’anno, decisamente meno dei 175 punti base che scontava fino a due settimane fa. A luglio la prima stretta dopo oltre un decennio dovrebbe essere di 25 punti base, anche se i “falchi” dell’istituto puntano su un aumento di mezzo punto percentuale.
La differenza delle intensità con cui FED e BCE stanno approcciando alle strette monetaria, stanno anche segnando il percorso dell’euro-dollaro.
Il biglietto verde è in netta ascesa, ed è giunto sui massimi pluriennali rispetto alla valuta unica. Il cambio EUR-USD sta testando la soglia di 1,04, con l’indicatore MFI Money Flow index trading che conferma la forza del biglietto verde.
Dati sul lavoro USA e altro
Ma un altro importante appuntamento è in arrivo, sempre dagli USA, prima del prossimo weekend. Saranno infatti resi noti gli ultimi dati sulle buste paga del settore non agricolo (Non Farm Payrolls), che ci diranno lo stato di salute del mercato occupazionale a stelle e strisce.
Si temono letture peggiori del previsto, che potrebbero fornire un chiaro segnale del rallentamento dell’economia a stelle e strisce.
