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Mercato petrolifero USA, continua la battaglia delle acquisizioni

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Il risultato di questa operazione sarà la nascita del terzo produttore di gas e petrolio nel bacino di Permiano

Negli ultimi tempi si è scatenata una corsa alle acquisizioni sul mercato petrolifero. L’ultimo colosso del settore che ha annunciato il suo piano di shopping è stato Diamondback Energy, che ha raggiunto un accordo per comprare Texas Endeavour Energy Partners.

Un nuovo colosso sul mercato petrolifero

mercato petroliferoAd essere coinvolti in questa operazione sono il produttore di scisto del più grande e il maggiore produttore privato di petrolio e gas nel bacino di Permiano, che si estende nella parte occidentale del Texas e in Nuovo Messico.

Il tutto avverrà dietro una spesa di circa 26 miliardi di dollari. Il risultato di questa operazione sarà la nascita del terzo produttore di gas e petrolio nella regione (i primi due sono Exxon e Chevron), vista la capacità di pompare oltre 800.000 barili di petrolio al giorno.

Per pagare il proprio conto salato, Diamondback Energy cederà oltre 117 milioni di azioni ordinarie Diamondback e accanto ci metterà pure 8 miliardi di dollari in contanti. Per pagarli sfrutterà la propria liquidità, ma ricorrerà anche ai prestiti. Alla fine dell’accordo, Diamondback arriverà a detenere circa il 60% della nuova società, mentre a Texas Endeavour rimarrà quasi il restante 40%. 

Lo shopping sfrenato nel mercato petrolifero

L’accordo tra  Diamondback Energy e Texas Endeavour Energy Partners è soltanto l’ultimo di una serie di operazioni che sono avvenute nel mercato petrolifero nell’ultimo periodo.

Soltanto negli ultimi quattro mesi ben 3 big del settore hanno infatti effettuato compere. Exxon Mobil ha acquistato Pioneer Resources per 60 miliardi, mentre Chevron ha rilevato Hess per 53 miliardi. Si è mossa anche Occidental Petroleum, che ha comprato CrownRock per 10,8 miliardi. Si tratta di accordi di una portata tale da modificare la struttura dell’Industria energetica a stelle e strisce.

Il mercato apprezza

Va detto che la vivacità di queste operazioni sul mercato petrolifero hanno incontrato l’attrezzamento del mercato azionario. I titoli coinvolti infatti macinano guadagni dopo questi annunci. Ad esempio, Diamondback è riuscito a crescere quasi del 9%, superando i 165 dollari per azione.

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