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Inflazione ancora sopra il target, la FED conferma la politica restrittiva

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Secondo la FED i rischi al rialzo dei prezzi sono diminuiti, ma comunque serve ancora che la politica monetaria resti restrittiva per diverso tempo

La lettura dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve non scaldano i mercati. Anzi, un po’ li raffreddano. La banca centrale americana infatti mostra ancora cautela riguardo all’ipotesi di tagliare presto i costi del denaro, perché l’inflazione – benché in calo – rimane ancora oltre il target.

I tassi e l’inflazione

inflazione fedNel meeting svolto a dicembre, il Fomc (ossia l’organo di politica monetaria della Federal Reserve) ha deciso di confermare i tassi di interesse per la terza riunione consecutiva al 5,25-5,5%. Ma durante quella riunione si ipotizzavano tagli di 75 punti base nel corso 2024.
Dai verbali però emerge che non è stata definita alcuna tempistica riguardo a questi tagli, che il mercato riteneva possibili anche a marzo, visto il calo dell’inflazione.

I dubbi sull’economia

Secondo la FED però i rischi al rialzo dei prezzi sono diminuiti, ma comunque serve ancora che la politica monetaria resti restrittiva per diverso tempo perché hanno visto “un insolitamente elevato grado di incertezza” nelle prospettive economiche di quest’anno.

La maggior parte dei funzionari della Federal Reserve ritiene giusto mantenere alti i costi di finanziamento “per qualche tempo, aggiungendo dubbi sul fatto che la banca centrale americana sia pronta a iniziare a tagliare i tassi di interesse già a marzo.

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Prospettive

Anche se la FED conferma che nel 2024 cominceranno i tagli al costo del denaro, il fatto che non sia stato accennato nessun periodo durante il quale potrebbe accadere, ha raffreddato un po’ gli entusiasmi del mercato.
Dopo i verbali il biglietto verde americano infatti è rimasto tonico, tanto che il Dollar Index ha toccato il massimo di quasi due settimane a 102,7. Il cambio EURUSD è invece sceso verso la soglia di 1,09, e sembra intravedersi una broadening formation (megafono).

il rendimento dei titoli del Tesoro americano a 10 anni è sceso oltre il 3,9%, dopo essere salito fino al 4% all’inizio della sessione.

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