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Investitori, occhi puntati su inflazione USA e trimestrali

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Si prevede che i prezzi salgano all’8,8%, rispetto all’8,6% di maggio

Questa settimana per gli investitori sarà l’inflazione sarà il tema centrale. E’ in arrivo soprattutto il dato dagli USA, che dovrebbe fornire ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana.
Ma anche altri dati macro arricchiscono il ventaglio di eventi interessanti nel calendario economico di questa settimana.

Inflazione tema caldo per gli investitori

investitoriCome detto, a metà settimana verrà reso noto il dato USA sull’inflazione. E’ il grande market mover macroeconomico della settimana. Si prevede che i prezzi salgano all’8,8%, rispetto all’8,6% di maggio. Le aspettative dei mercati sono quindi già elevate, soprattutto per il boom del prezzo benzina che negli Usa vola a circa 5 dollari al gallone.

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FED e BCE

Tutto questo inciderà sulle prospettive della FED, che si sono fatte più aggressive dopo il dato sull’occupazione Usa di venerdì scorso. Il report ha ridotto i timori di recessione, e questo al tempo stesso rappresenta uno stimolo per i rialzi dei tassi Fed. L’aggressività della Fed è un fattore rialzista per il dollaro, salito sui massimi di vent’anni. Si può negoziare il biglietto verde anche tramite il Pocket Option nuovo link.

Danneggia invece l’euro, visto che la BCE non ha la possibilità di essere altrettanto aggressiva. Per questo la scorsa settimana l’euro ne ha risentito.

A pesare sulla valuta unica è anche la situazione dei rifornimenti energetici, specie in Germania. A tal proposito, da oggi è prevista la chiusura per circa 10 giorni per manutenzione del gasdotto Nord Stream 1, il canale chiave per l’Europa del gas naturale dalla Russia, che passa per la Germania.

Altri dati settimanali

Gli investitori guarderanno anche ai prezzi alla produzione USA di giugno, che forniranno indicazioni sui listini di fabbrica e quindi sull’evoluzione futura dell’inflazione. Poi toccherà alle vendite al dettaglio, che forniranno una immagine dello stato dei consumi.
Importante – venerdì – sarà il dato sulla produzione industriale in Cina, nonché il Pil del secondo trimestre, previsto in contrazione per effetto dei lockdown da Covid.

Occhio poi all’apertura della stagione delle trimestrali Usa, che giovedì alzerà il sipario con i colossi bancari statunitensi tra cui JPMorgan, Wells Fargo, Citigroup e Morgan Stanley.

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