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Banche, continua la chiusura delle filiali in Italia

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Sta aumentando il numero di comuni dove non c’è più uno sportello. Rispetto alla fine del 2022, la crescita di questa “desertificazione” sul territorio è stata del 2,9%

Quella brutta tendenza che sta andando avanti da oltre un decennio continua: il numero di filiali delle banche sta diminuendo a ritmo sostenuto. Nel primo semestre del 2023, altre 593 sportelli hanno abbassato la saracinesca. Lo evidenzia l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba.

I nuovi numeri sulle filiali delle banche

bancheA causa di questo processo, sta aumentando il numero di comuni dove non c’è più una filiale. Rispetto alla fine del 2022, la crescita di questa “desertificazione” sul territorio è stata del 2,9%.
Di conseguenza, cresce anche il numero di persone che non ha più accesso ai servizi delle banche nella propria zona di residenza. Siamo adesso arrivati a 4,2 milioni di persone, con una crescita di 270 mila rispetto alla fine dello scorso anno.
Stesso discorso vale anche per le imprese: quelle senza una banca nella loro area di residenza sono cresciute di 17mila unità, arrivando a un totale di 249 mila.

Evoluzione geografica

Confrontando i numeri con quelli relativi alla fine del 2022, emerge che nel primo semestre del 2023 la desertificazione è avanzata più velocemente nelle Marche (-5%), in Lombardia (-3,9%), Sicilia (-3,6%), Lazio (-2,9%), Umbria e Veneto (-2,6%).

Va detto che la difficoltà di trovare delle banche nel proprio territorio non è un fenomeno che colpisce soltanto piccoli paesi o aree montane, ma anche centri più grandi. Addirittura, perfino nelle grandi città si sta assistendo ad una riduzione marcata di sportelli bancari, tanto che se teniamo conto della popolazione residente e della superficie territoriale, a Barletta o a Grosseto in teoria è più facile trovare uno sportello rispetto a Milano o Roma.

Radicamento territoriale

Sorprende altresì che nella classifica delle province meno desertificate, nella Top10 non compare alcuna grande città. La prima infatti è Milano, che si piazza solo 16esima.
In generale, le realtà che occupano i primi posti si contraddistinguono per il radicamento delle piccole banche, che con il rialzo dei tassi d’interesse vedono premiato il loro modello di business incentrato sulla territorialità e sull’erogazione del credito.

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