Non è certo un mistero che Trump farebbe di tutto pur di sbarazzarsi di Jerome Powell. Il presidente USA vorrebbe avere anche il potere di indirizzare le mosse della banca centrale Usa, spingendola a tagliare i tassi di interesse. Sono mesi che fa pressioni perché ciò accada, ma puntualmente la FED lo ignora.
La battaglia sui tassi di interesse
Anche a giugno scorso la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse al 4,25-4,50%. E’ stata la quarta riunione consecutiva in cui ha lasciato immutato il costo del denaro. Saggiamente, visto che l’andamento futuro dell’inflazione e dell’attività economica resta incerto, proprio a causa della politica aggressiva di Trump.
Quella stessa politica ha pure reso il dollaro un asset meno sicuro di un tempo, tanto da spingere l’Index sotto quota 98, sui minimi pluriennali. La maggior parte di chi adotta strategia forex intraday trading cerca di andare cauto sul biglietto verde.
La frustrazione di King Donald
Ad accrescere la frustazione di Trump è il fatto che, mentre lui riceve porte in faccia dalla FED, oltreoceano la Bce ha tagliato i tassi di interesse 8 volte in 12 mesi, portando il tasso principale al 2,0%, meno della metà di quello americano.
Ecco perché Trump continua a chiedere che Powell si faccia da parte, poiché gli imputa di muoversi “troppo lentamente” nel percorso di taglio dei tassi di interesse.
Ma quali alternative ha Trump per sbarazzarsi di Powell? Poche. Il numero uno della Fed potrebbe essere rimosso forzatamente solo per “giusta causa“. L’unico appiglio attuale sarebbe un’accusa di frode legata alla ristrutturazione da 2,5 miliardi di dollari della storica sede della Fed. Ogni altro scenario comporta il volontario addio di Powell. Che non sembra in programma.
NB. Chi intende negoziare il dollaro può farlo sfruttando anche la tecnica di Gann, ma a patto di conoscerla bene.
L’equilibrio su cui si muoverà la FED
Trump e Powell, che non ha mai replicato direttamente alle accuse dell’inquilino della Casa Bianca, sembrano così destinati a sopportarsi per un altro anno circa, ossia fin quando scadrà il mandato di Powell come presidente della FED. Nel frattempo, la banca centrale dovrà camminare su un sottile equilibrio, visto che i dazi di Trump rischiano di alimentare l’inflazione, e questa rischia di deprimere ulteriormente l’economia.




















