Che si tratti di una forma di investimento oppure del posto in cui vivere o trascorrere le vacanze, la casa è da sempre una delle grandi passioni degli italiani. Il mercato immobiliare racconta che quasi quattro persone su cinque sono proprietarie dell’immobile in cui vivono. Eppure questa passione dei cittadini italiani verso il mattone è messa a dura prova dagli scenari recenti.
Cosa succede sul mercato immobiliare
L’aumento dei tassi di interesse che la Banca Centrale Europea ha dovuto effettuare più volte, per contrastare la crescita dell’inflazione nella Eurozona, sul mercato immobiliare si riflette chiaramente sul costo dei mutui, che spesso è la via maestra per finanziare tutto o parte l’acquisto dell’immobile.
Anche se non siamo ai livelli dei tassi sul mutuo che si vedevano negli anni Ottanta, in doppia cifra, siamo ben distanti anche dei finanziamenti quasi a costo zero che hanno caratterizzato l’ultimo decennio.
I problemi
Il costo dei mutui finisce chiaramente per incidere sull’andamento del mercato immobiliare, che dopo un 2022 all’insegna della resistenza sta vivendo maggiori difficoltà in questo 2023.
Il numero dei passaggi di proprietà infatti è in flessione, e la domanda di case è diminuita per via dell’incremento dei prezzi di vendita e dei maggiori costi per i mutui.
Secondo i dati elaborati per AGI dagli esperti di Immobiliare.it, da maggio 2022 a maggio 2023 il numero delle compravendite sul mercato immobiliare è sceso del 2,4%. Invece salito il prezzo medio per metro quadro, giunto a 2.118 euro (crescita del 3% fanno su anno).
Differenze geografiche
A livello geografico si notano però delle differenze. Il mercato immobiliare del Nord Ovest è in calo nei 12 mesi del 3,8% (+3,7% il prezzo al metro quadrato a 2.242 euro), il Nord-Est in flessione del 3,6% (+5,4% il prezzo). Al Centro invece la discesa è più contenuta, -1,7% (+1,6% il costo), mentre sale la domanda al Sud (+4,3%, con il prezzo al metro quadrato a +1%) e nelle Isole con un +1,2% (+1,1% il prezzo).
