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Mercato dell’auto, il bilancio in Europa nel 2022 è negativo

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Complessivamente nel corso del 2022 le immatricolazioni di nuovi veicoli nei territori della UE, Efta e Regno Unito sono state poco più di 11 milioni

L’ACEA, ovvero l’associazione che riunisce i costruttori europei del mercato dell’auto, ha pubblicato il bilancio finale del settore per il 2022. Come ci si poteva aspettare, l’Europa ha chiuso lo scorso anno con numeri negativi.

Il bilancio del mercato dell’auto

mercato dell'autoComplessivamente nel corso del 2022 le immatricolazioni di nuovi veicoli nell’Europa occidentale – che riunisce i territori della UE, Efta del Regno Unito – sono state poco più di 11 milioni. Significa che rispetto al 2021 c’è stato un calo del 4,1%.

Sono state anche diffusi i dati dell’ultimo mese dello scorso anno, dai quali emerge invece un aumento del 14,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (1,09 milioni di veicoli). La crescita delle immatricolazioni a dicembre conferma un trend in crescita, che è giunto al quinto mese consecutivo.

Il fattore critico

Ad incidere notevolmente sul mercato dell’auto del 2022 è stata soprattutto una carenza di componenti, specialmente la crisi dei chip. Questo problema ha messo sotto stress le catene di approvvigionamento, soprattutto del primo semestre dello scorso anno.

I singoli Player del mercato dell’auto

La performance migliore a livello europeo spetta al gruppo Stellantis. Il colosso italo-francese nato nel 2021 dalla fusione di FCA-PSA, ha immatricolato poco più di 2 milioni di veicoli. Nonostante la leadership Europea (la sua quota di mercato è scesa comunque dal 20,2% al 18,2%) si tratta di un calo del 13,7% rispetto all’anno precedente.

Il modello più venduto è stato la Peugeot 208, circa 220.000 unità vendute nel 2022. Altri tre modelli che escono da Stellantis si piazzano classifica dei 10 veicoli più venduti. Si tratta della Fiat 500, della Opel Corsa e della Citroen C3.

La situazione geografica

Il mercato dell’auto in Germania e in Italia può comunque fare festa, perché hanno chiuso nel 2022 in modo molto positivo. Entrambi i Paesi hanno infatti registrato aumenti in doppia cifra, rispettivamente del 38,1% e del 21%. Di contro ci sono i dati molto deludenti di Spagna e Francia.

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