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Produttori auto europei, brutte notizie dal fronte immatricolazioni

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Ad agosto sono state immatricolate 724.710 auto. Si tratta di quasi un quinto in meno rispetto allo stesso mese del 2020 (-18,1% in meno)

Arrivano nuovi dati poco entusiasmanti per i produttori auto europei. Anche ad agosto il settore ha vissuto la fiacca, come dimostrano gli ultimi dati resi noti da ACEA.

Vendite giù per i produttori auto europei

produttori autoL’associazione dei produttori auto europei infatti evidenzia che nei mercati dell’Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito sono state immatricolate 724.710 auto. Si tratta di quasi un quinto in meno rispetto allo stesso mese del 2020 (-18,1% in meno).
Se si guarda però all’intero 2021, il bilancio è decisamente in verde. Infatti le immatricolazioni sono state 8.3 milioni, il 12,7% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso.

Va però detto che su questo dato si sente moltissimo l’effetto pandemia, visto che i mesi priamverili del 2020 furono pesantemente condizionati dalla cris sanitaria.

Stellantis opaca

Tra i singoli produttori auto, ci interessa da vicino l’andamento del gruppo Stellantis (che fa capo da Exor).
Nel mese di agosto le sue immatricolazioni in Europa, Paesi Efta e Regno Unito sono state 122.836 auto. In questo caso, il calo è assai più pesante rispetto alla media europea, visto che si parla del 29,4% in meno dello stesso mese del 2020.
Rispetto a tutto il 2021, fa però meglio rispetto alla media degli altri produttori auto europei. Infatti le immatrimcolazioni sono cresciute del 14,8% in più.

La crisi dei semiconduttori

Bisogna aggiungere che per i produttori auto europei la crisi Covid non è la sola che si fa sentire. Anzi, la peggiore è probabilmente la crisi dei semiconduttori, che sta interessando in maniera sempre più grave anche la produzione di auto. A maggior ragione in questo periodo storico, dove si spinge per la transizione verso i veicoli elettrici.

Mancano i chip, e questo ha bloccato più volte le operazioni di molti stabilimenti europei in tutta europa. Basta pesnsare ad esempio ai problemi di alcuni colossi del DAX: Volkswagen, Daimler, BMW.
Peraltro durante il periodo estivo la situazione ha subito un ulteriore peggioramento, che dovrebbe accentuarsi nei prossimi mesi.

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