I mercati finanziari non hanno dubbi: Draghi è la migliore scelta come prossimo premier italiano. E lo dimostrano con i fatti, ossia con gli acquisti a Piazza Affari. Titoli bancari soprattutto, mentre lo spread si avvicina alla soglia psicologica dei 100 punti.
Perché Draghi piace ai mercati finanziari
Questa ondata di ottimismo ed euforia ben si spiega con il curriculum di Mario Draghi. L’ex governatore della Bce (8 anni al timone, ma prima ancora è stato anche Governatore della Banca d’Italia) è quello che con il “whatever it takes” ha salvato l’euro.
I mercati finanziari ritengono che possa fare altrettanto con la politica italiana, precipitata (purtroppo non da oggi) nella ingovernabilità. Il suo rigore, la sua autorevolezza, riconosciuti finanche dai “falchi” tedeschi, gli hanno creato un soprannome ad hoc, quello di “Super Mario”.
Agli occhi degli investitori, non potrebbe esistere una opzione migliore. Draghi è infatti nome di prestigio, tanto che nel 2012 è stato nominato uomo dell’anno dal Financial Times.
La Borsa corre
Al primo rumors sulla scelta di Mario Draghi come futuro premier, i future sul Ftse Mib erano schizzati verso l’alto. Un trend confermato dopo l’apertura ufficiale degli scambi a Piazza Affari, in netta crescita, per la spinta di chi adotta strategie di trading a breve termine. A beneficiare di questo clima sono soprattutto le banche, con Intesa Sanpaolo e Unicredit che sono cresciute del 7%.
Intanto lo spread tra Btp e Bund scende e si avvicina alla soglia dei 100 punti. I mercati finanziari, oltre che alla situazione interna, guardano ai numeri della pandemia e alla scelta dei democratici Usa di andare avanti da soli sul maxipiano di sostegno all’economia.
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Draghi e il Next Generation UE
La cosa che più conta per i mercati finanziari è che sarà in ogni caso Draghi a scrivere il piano italiano per il Next generation Ue. Infatti anche nel caso gli fosse negata la fiducia, comunque starebbe al premier incaricato il compito di sbrigare gli affari correnti fino alla formazione di un nuovo esecutivo.