Si parla tanto della difficoltà di far allineare la domanda e l’offerta di lavoro. Soprattutto in alcuni settori c’è una grande difficoltà di trovare manodopera adeguata, che potrebbe assorbire una fetta della disoccupazione italiana. È il caso delle imprese dolciarie.
Il dato shock su pasticcerie e lavoro
Secondo un’analisi condotta da Confartigianato, durante lo scorso anno il 57% dei lavoratori cercati dalle imprese dolciarie artigianali non è stato trovato. Le posizioni aperte da pasticceri, panettieri e pastai artigiani erano oltre 24mila, ma circa 14mila sono risultate difficili da reperire.
Nel corso dell’ultimo anno la manodopera che il settore non è riuscito a reperire è cresciuta addirittura del 13,9%. Significa che cioè che si fa sempre più fatica col passare del tempo a trovare lavoratori disponibili per il settore.
Andamento territoriale
Anche se questo problema attraversa l’intero territorio nazionale, il problema più grande di trovare figure di lavoro per le imprese artigiane del dolciario si manifesta in Lombardia. Qui il numero di addetti che le imprese non riescono a trovare arriva addirittura al 66% (su un totale di 4100 assunzioni previste).
Grosse difficoltà ci sono anche in Sicilia, dove non si riescono a coprire il 62% delle posizioni aperte. Stessa percentuale nelle Marche, e poco meno in Veneto, Toscana ed Emilia Romagna.
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No lavoro, no produzione
Il fatto che una grossa fetta delle posizioni di lavoro diventa difficile da reperire è un problema per il settore. Infatti di fronte a una domanda in aumento, specialmente durante periodi festivi, diventa complicato aumentare la produzione per soddisfare la richiesta.
È un peccato, anche perché le numerose prelibatezze che offre il nostro settore dolciario sono un patrimonio della nostra tradizione, ma le difficoltà di trovare lavoratori che possano apprendere queste arti rischia di far disperdere in parte questo enorme patrimonio culturale e gastronomico, facendo spostare quote di mercato verso la produzione su larga scala industriale, dove però si perdono genuinità, freschezza e tipicità.
