Nel corso dei prossimi giorni, gli occhi degli investitori saranno puntati quasi totalmente sulle banche centrali. Sono infatti in programma i meeting di quella americana, europea e Britannica.
La settimana calda per gli investitori
Lunedì e martedì il clima sarà probabilmente orientato alla prudenza, malgrado cominceranno ad arrivare alcuni dati macro interessanti. Ad esempio l’indice di fiducia dei consumatori della Eurozona. Ci sono anche i numeri sulla disoccupazione in Giappone, in Germania, Nuova Zelanda e alcuni dati sulle vendite al dettaglio, nonché sul PIL.
Gli investitori hanno in calendario anche alcune importanti trimestrali, come Exxon Mobil, Pfizer, McDonald’s, UPS, Caterpillar, Amgen, AMD, Mondelez, UBS, General Motors.
Il clou a metà settimana
Gli eventi più attesi dagli investitori si concentreranno però nelle giornate di mercoledì e giovedì.
A metà settimana infatti toccherà alla Federal Reserve decidere sui tassi di interesse. Gli investitori sono convinti che la Banca Centrale Americana procederà ad una nuova stretta di 25 punti base, sia in questa riunione che nella prossima. I recenti dati macro hanno confermato che l’economia americana è robusta, ma comunque si sentono gli effetti del prolungato ciclo di strette.
La prospettiva di una Federal reserve più morbida negli ultimi giorni ha spinto il dollaro al ribasso, e chi adotta trading intraday strategie lo sa bene,
Il focus si sposta in Europa
Giovedì i riflettori si sposteranno invece dagli Stati Uniti all’Europa. Toccherà infatti alla Banca Centrale Europea e a quella Britannica decidere le mosse di politica monetaria.
La Eurotower si avvia probabilmente ad una stretta di 50 punti base, se si considerano alcune dichiarazioni da falco rilasciate dai membri del board nelle scorse settimane. Proprio questa prospettiva ha consentito all’Euro di guadagnare terreno o rispetto al Dollaro Americano, generando un fractal trading up.
Anche da parte della Bank of England ci si aspetta un ritocco all’insù dei tassi di interesse. Ovviamente tutto questo avrà degli effetti sull’andamento della sterlina britannica.