La Eurotower prevede un crollo record nel primo trimestre e un secondo trimestre che si preannuncia ancora più duro
La Eurotower prevede un crollo record nel primo trimestre e un secondo trimestre che si preannuncia ancora più duro
Sono stati resi noti i Pmi manifatturieri nell’Eurozona. Sono ai minimi storici, sperando che la ripresa sia vicina
Nessuna novità di grande rilievo dal meeting della BCE. I mercati restano delusi
L’agenzia statunitense ha declassato le obbligazioni emesse dal Ministero della Finanze, reputandole rischiose
Il Prodotto Interno Lordo cola a picco e si prevede uno scostamento di almeno 50 miliardi nel DEF
Il tasso più in basso lo troviamo in Calabria, dove l’occupazione è soltanto al 44,8%
I privati possono quindi acquistare valuta estera liberamente, e questo comporta la libera fluttuazione
I Treasuries sono andati in picchiata negli ultimi giorni, a causa dei timori per le ricadute sui dazi e i dubbi sull’efficacia del piano di riduzione del deficit
Gli operatori di mercato temono una nuova fiammata dell’inflazione e il rischio recessione
A partire dal mese di aprile il cartello dei produttori OPEC+ procederà con il rialzo delle quote produttive
Anche il silver metal si è mosso lungo una tendenza rialzista molto sostenuta, così come ha fatto l’oro
Provare un sentimento negativo nei confronti del proprio lavoro è una caratteristica che riguarda soprattutto i giovani: il 48%
Il prodotto interno lordo del Giappone segna la terza espansione annuale consecutiva
Sempre negli USA, vanno ricordate le numerose trimestrali in arrivo come McDonald’s, Coca-Cola, S&P Global
Secondo l’istituto centrale americano non c’è fretta di rivedere il costo del denaro, visto che l’inflazione rimane “piuttosto elevata”
Sul fronte valutario si riprende il dollaro, dopo che ieri la valuta Usa si era indebolita ai minimi di 14 mesi
Il cambio NZDUSD è salito oltre 0,56 grazie soprattutto al rinnovato appetito al rischio
Si sono registrate solo 22 ammissioni a quotazione, mentre l’anno precedente erano state ben 39
L’istituto centrale USA dovrebbe abbassare il tasso sui fondi federali di 25 punti base, portandolo in un range compreso tra il 4,25% e il 4,5%
L’investitore medio italiano è orientato a un approccio molto prudente