È cominciata all’insegna della debolezza la settimana dei mercati azionari del vecchio continente. In una giornata priva di grandi spunti, chi si occupa di investimenti ha deciso di mantenere un profilo basso, concentrandosi prevalentemente sulla stagione di trimestrali cominciata negli Stati Uniti e sui prossimi appuntamenti con l’inflazione nella Eurozona che gli interventi di esponenti delle banche centrali.
La giornata degli investimenti
Alla fine di una seduta, che aveva visto i listini europei aggiornare i massimi annuali in una prima fase, l’indice FTSE MIB di Milano ha chiuso in calo dello 0,62%, terminando a quota 27700 punti smentendo così il three white soldiers pattern che era comparso fino a giovedì.
Finisce sotto la parità anche il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 29.893 punti. Investimenti in rosso pure sul FTSE Italia Mid Cap (-0,63%); con analoga direzione, in lieve ribasso il FTSE Italia Star (-0,5%).
Nel resto del vecchio continente l’andamento alla campanella di chiusura è a tinte miste. Londra e Madrid hanno archiviato la giornata con un timido guadagno, a Parigi e Francoforte i listini azionari hanno chiuso con un lieve calo. Wall Street si è mossa in positiva, ma adagio.
I numeri di Milano
A Piazza Affari sono stati fatti investimenti per oltre 2 miliardi di euro di controvalore, una misura minore rispetto ai 2,3 miliardi di venerdì scorso.
Il titolo migliore del listino Milanese è stato Banco BPM, +3,01%, grazie alle indiscrezioni su una possibile intesa con l’altra grande banca UniCredit, che da par sua ha chiuso con -1,77%.
Spunti positivi su Iveco (+1,70%) che beneficia di un grosso ordine tramite Consip, ed anche per Nexi +1,44%, dopo la proposta d’acquisto non vincolante dei fondi Cvc Capital Partners e Francisco Partners a Network International.
Invece gli investimenti sono andati in negativo su Fineco (-4,26%) e Saipem (-4,00%). Debole anche il settore del lusso.
Gli altri mercati
Dopo gli investimenti della settimana scorsa, che lo avevano spinto oltre la soglia di 1,10, il cambio tra euro e dollaro scende sotto questa soglia grazie al grosso rimbalzo del biglietto verde. Sul grafico compare una morning star pattern trading. A spingere il biglietto verde è la rinnovata aspettativa che la Federal Reserve aumenterà nuovamente i tassi di interesse a maggio.
