Nel mondo del lavoro le competenze digitali sono sempre più richieste, diventando un fulcro per le nuove assunzioni. A sottolineare questo aspetto è stata l’ultima indagine condotta da Unioncamere, realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio.
I risultati del’indagine sul lavoro digitale
Dall’indagine emerge che la ricerca di nuove unità di lavoro con competenze digitali di base, è stata pari a 2,8 milioni. Ovverosia il 60,5% del totale delle figure cercate.
Non deve stupire questo dato, dal momento che nel 2021 il 71% delle aziende ha investito in tecnologie digitali, nuove formule organizzative e nuovi modelli di business. Questo dato evidenzia una crescita rispetto al quinquennio 2016-2020, quando il valore medio si attestava al 68%.
Le due situazioni viaggiano quindi in parallelo.
L’incremento è dovuto al generale rafforzamento della dotazione infrastrutturale in termini di connettività, di soluzioni cloud e big data analytics, nonché di sicurezza informatica ed adozione di strumenti di lavoro agile, di digital marketing e di analisi dei comportamenti dei consumatori.
Profili ricercati
La metà delle richieste per le nuove unità di lavoro concerne la capacità di utilizzo di linguaggi e metodi matematici e informatici. A circa un terzo dei candidati per i posti di lavoro, viene invece richiesta la capacità di gestione di soluzioni innovative.
Difficoltà di far combaciare domanda e offerta
Il problema evidenziato dall’indagine di Unioncamere è che molte aziende non riescono a reperire con facilità questo tipo di figure di lavoro. Non si riesce cioè a trovare figure capaci di utilizzare le nuove tecnologie digitali, capaci di gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale. Non si riesce facilmente a trovare chi sa utilizzare linguaggi matematici e informatici.
Peraltro le difficoltà di reperimento di unità di lavoro specializzate aumentano con il crescere delle competenze richieste. Se infatti un’assunzione che prevede il requisito di competenze digitali di base è difficile nel 34% dei casi, per le competenze 4.0 le difficoltà di reperimento crescono quasi al 41%.