Il numero di lavoratori occupati è cresciuto durante il mese di ottobre. Ma si tratta solo di uomini, mentre il numero delle donne è sceso di poco, come continua a scendere il numero degli indipententi.
Questo è il dato reso noto da Istat, che indica in 22 milioni 985 mila il totale dei lavoratori italiani.
Lavoratori occupati, disoccupati e inattivi
Il tasso di occupazione è al 58,6%, ma il tasso di disoccupazione sale di 0,2% sul mese fissandosi al 9,4%. In sostanza sono cresciuti sia gli occupati che i disoccupati, mentre diminuiscono gli inattivi (-0,2 punti mensile), il cui tasso è ora al 35,2%.
Situazione congiunturale
I numeri pubblicati dall’istituto di statistica raccontano di un aumento complessivo di 35mila unità rispetto a settembre.
Tuttavia, solo il sesso maschile segna una crescita di 36mila. Questo significa che le donne sono scese di un migliaio.
La crescita è prevalentemente per i contratti a termine con 20mila occupati dipendenti a tempo indeterminato in più su settembre e +384mila sull’anno. Va evidenziato invece il calo del numero di lavoratori indipendenti, minore di 9mila unità rispetto a settembre, e più basso di 132mila unità su ottobre 2020.
Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2021 con quello precedente (maggio-luglio), si osserva un livello di occupazione più elevato dello 0,2%, con un aumento di 42mila unità.
Andamento tendenziale
Su base tendenziale la crescita è di 390 mila unità rispetto a ottobre 2020, significa che il numero di occupati è superiore a quello di ottobre 2020 dell’1,7%. Anche in questo caso, c’è uno squilibrio tra la situazione degli uomini e quella delle donne. Infatti l’incremento maschile è stato infatti 271mila, contro 118mila donne occupate in più.
Da inizio anno, la crescita del lavoro dipendente ha consentito di accumulare 600 mila occupati. Tuttavia rispetto al periodo pre-pandemico, il numero di occupati è inferiore di quasi 200 mila unità.