Alla vigilia della riunione di politica monetaria di luglio della Reserve Bank of Australia, i mercati si aspettavano una nuova sforbiciata ai tassi di interesse, per un ammontare di 25 punti base. L’istituto centrale ha invece deciso di sorprendere tutti annunciando che il costo del denaro rimane al livello attuale.
La scelta della RBA sui tassi di interesse
Il board di politica monetaria della RBA ha votato, con un esito di 6 contro 3, per lasciare i tassi di interesse al 3,85%. Questa decisione è stata motivata dalle prospettive più equilibrate riguardo l’inflazione è da un mercato del lavoro robusto.
L’inflazione
La RBA ha sottolineato che la dinamica dell’inflazione rimane sulla strada per raggiungere l’obiettivo del 2,5% in modo sostenibile, come dimostrano alcuni indicatori di trend following. Tuttavia gli ultimi dati suggeriscono che l’inflazione nel trimestre di giugno sarà vicina al margine superiore delle aspettative.
Per questo motivo occorre avere una certa cautela riguardo ai tagli dei tassi di interesse, soprattutto alla luce dell’elevato livello di incertezza sia sulla domanda aggregata che sull’offerta.
Il mercato del lavoro
Invece riguardo al mercato del lavoro, la Banca Centrale australiana evidenzia che gli ultimi indicatori mostrano che le condizioni rimangono tese. Le misure di sottoutilizzo della manodopera sono a tassi relativamente bassi e le indagini e i rapporti tra le imprese suggeriscono che la disponibilità di manodopera rappresenta ancora un vincolo per una serie di datori di lavoro. Considerando la volatilità trimestrale, la crescita salariale si è attenuata rispetto al picco.
Come ha reagito il mercato
La decisione della banca centrale australiana di non tagliare i tassi di interesse ha spinto verso l’alto il dollaro australiano rispetto a quello statunitense. Il cambio AUDUSD sale infatti oltre 0,65, risollevandosi dopo le perdite accusate nella giornata di ieri. Qualche indicatore per scalping forex ha suggerito di comprare agli speculatori del mercato valutario.
Il rimbalzo del dollaro australiano è favorito anche dal calo di quello americano, dopo che Donald Trump ha annunciato nuovi dazi nei confronti di 14 Paesi con i quali finora non sono stati raggiunti accordi commerciali. Intanto il rendimento dei titoli di Stato australiani è salito a circa il 4,29%.





















