L’Italia è un paese molto vivace per quanto riguarda l’imprenditorialità. Malgrado una burocrazia forte che soffoca l’iniziativa soprattutto di molti giovani aspiranti imprenditori, ci sono oltre 5 milioni di aziende attive sul nostro territorio. La quasi totalità, circa 4,9 milioni, sono piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano quindi un pilastro dell’economia italiana.
Definizione di piccole e medie imprese
Ma esattamente cosa sono le piccole e medie imprese? Ce lo dice la Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE, che ha definito i parametri per classificare le diverse tipologie di aziende. Nella categoria delle PMI rientrano quelle aziende con meno di 250 addetti, un fatturato sotto i 50 milioni di euro o un bilancio annuo sotto i 43 milioni di euro.
Quante piccole medie imprese ci sono in Italia?
Come detto, nel nostro Paese ci sono circa 4,9 milioni di piccole e medie imprese (PMI). Tuttavia la stragrande maggioranza delle PMI (parliamo di circa il 95%) sono addirittura “microimprese”, ossia realtà con meno di 10 addetti e un fatturato o bilancio inferiore a 2 milioni di euro. Sono per lo più aziende di professionisti, ditte individuali o aziende a conduzione familiare.
Perché sono importanti
L’attività delle piccole e medie imprese fornisce un contributo rilevante al nostro PIL nazionale. Secondo le stime di ISTAT sono responsabili del 42% circa dell’intero fatturato generato in Italia. Inoltre danno lavoro a milioni di persone (il 35% del totale nel settore privato).
La sfida digitale delle piccole e medie imprese
Negli ultimi anni, la vera sfida per le nostre piccole e medie imprese è quella di restare al passo con la digitalizzazione, per riuscire a mantenere efficienti livelli di produttività e quindi restare competitive sul mercato e non essere tagliate fuori (soprattutto dai colossi dell’e-commerce). Nonostante sia più difficile effettuare grossi investimenti per queste realtà, al tempo stesso riescono a integrare più velocemente le nuove tecnologie perché sono più agili rispetto ai concorrenti più grandi.
Le PMI Innovative
Restano in tema di digitalizzazione, va precisato che dal 2015 è stata creata la categoria delle PMI innovative, che vengono censite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) in un’apposita sezione del Registro delle Imprese. Si tratta di PMI – appartenenti a qualsiasi settore – particolarmente improntate all’innovazione. Questo tipo di aziende beneficia di diverse agevolazioni burocratiche e fiscali.




















