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Pagamenti, crescono del 44% i volumi sul circuito PagoBancomat

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L’azienda ha registrato un incremento dei volumi di transazioni sul suo circuito del 44% con ricavi in aumento per 3,14 milioni di euro

Il 2021 è stato un anno estremamente importante per i pagamenti elettronici. Lo dimostrano i risultati ottenuti da Bancomat, la spa partecipata da 120 gruppi bancari italiani che mettono le carte con cui ritiriamo denaro agli sportelli ATM.

Bancomat e i pagamenti

pagamenti elettroniciSul suo circuito di pagamenti, l’azienda ha registrato un incremento dei volumi di transazioni del 44%. I ricavi sono cresciuti di 3,14 milioni di euro, mentre quelli complessivi dell’intera azienda sono saliti quasi a 26 milioni, complessivamente in crescita del 29%.

Numeri

Alla fine dello scorso anno le carte Bancomat e PagoBancomat in circolazione superavano i 34 milioni, mentre i POS abilitati superavano i 2 milioni. Gli ATM attivi sul territorio sono oltre 48 mila.
Numeri importanti, che hanno beneficiato anche dell’adeguamento dei terminali e delle carte alla tecnologia contactless. I pagamenti con questa tecnologia sono nfatti sono cresciuti del 50% rispetto al 2020. Le operazioni contactless sono state 854 milioni.

Se l’utilizzo delle carte cresce, al tempo stesso si abbassa lo scontrino medio della spesa. Nel 2021 i pagamenti con carta sono stati in media di €50, rispetto ai 57 dell’anno precedente.

Il futuro

I prossimi passi importanti che Bancomat si è posta di compiere riguardano le commissioni sui pagamenti. Sì mira a creare un sistema completamente nuovo, che spinga l’ampliamento degli sportelli automatici per il prelievo di contante e al tempo stesso garantisca una maggiore trasparenza dal lato dei costi.

A tal fine Bancomat ha proposto l’abolizione delle commissioni tra le banche, e l’autonomia sul costo finale da parte di chi offre il servizio di prelievo (sia pure con un tetto massimo di di 1,50 euro). La proposta di riforma delle commissioni è stata sottoposta all’Antitrust. Dopo diverse proroghe, l’autorità ha deciso di prendere tempo fino al 31 ottobre per valutare l’esito del procedimento che venne avviato sul finire del 2020.

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