La settimana che è appena cominciata non offre grandi spunti dal lato macro per gli investitori. Del resto ci avviciniamo a Ferragosto e il calendario si dirada.
Ma l’unico dato veramente degno di nota è assai importante. Si tratta dell’inflazione Usa a luglio.
Cosa si aspettano gli investitori
Dopo la corsa folle dei prezzi, gli investitori sperano di vedere segnali di rallentamento dell’inflazione USA. Gli analisti prevedono una frenata dal 9,1% all’8,7%, grazie soprattutto al calo del carburante negli Stati Uniti.
Negli Usa la benzina è scesa molto a luglio, mentre il diesel, che è più legato all’andamento dei mercati globali, resta in rialzo.
Tuttavia l’inflazione ‘core‘, ossia il dato depurato dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari, dovrebbe ancora crescere, passando dal 5,9% al 6,1%.
Consiglio operativo: quando si vuole fare un investimento sul mercato USA, occorre conoscere il pattern trading significato per l’analisi tecnica.
Perché è importante l’inflazione
Anche se l’auspicio di tutti è che ci sia un calo dell’inflazione, gli investitori tengono bene a mentre quanto detto dalla FED. Secondo la banca centrale americana, non basta un calo mensile dei prezzi per cambiare rotta sulla politica monetaria.
Tradotto: la FED è intenzionata a rimanere molto aggressiva finché non ci saranno segnali concreti di frenata del rally dei prezzi. Del resto l’ultimo report sui Non Farm Payrolls ha dato un bell’assist all’istituto americano.
Gli investitori non si aspettano un rallentamento dei tassi a settembre, quando probabilmente ci sarà il terzo aumento consecutivo di tre quarti di punto. La conferma dovrebbe giungere a fine agosto, quando ci sarà il tradizionale simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole.
Neppure il recente ingresso in recessione tecnica dovrebbe aver cambiato lo scenario. Entro fine anno, è probabile che il costo del denaro arriverà negli USA tra il 3,75% e il 4%.
Effetti sul dollaro
Il dato sull’inflazione potrebbe spingere il dollaro, nel caso in cui il raly dei prezzi dovesse continuare. L’indice del dollaro è sopra 106,5, dopo essere balzato di quasi l’1% nella sessione precedente (a proposito, gli investitori interessati a negoziare il dollaro devono prima imparare che cos’è il pip forex). Non resta che aspettare il rapporto sull’inflazione in arrivo mercoledì, che potrebbe offrire ulteriori indizi sul percorso di rialzo dei tassi della Fed.