Giornata positiva per i listini del vecchio continente che macinano guadagni, sia pure in tono moderato. Gli investitori rimangono focalizzati sull’imminente simposio di Jackson Hole, dove sono attesi i discorsi dei banchieri centrali, Powell in primis.
Il bilancio della giornata per gli investitori
Alla fine della giornata di contrattazioni, gli investitori hanno spinto il principale listino di Milano in aumento dello 0,64% a quota 28.164 punti. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 30.141 punti.
Anche le altre piazze del vecchio continente anno chiuso positive. A Francofote l’indice DAX cresce dello 0,66%, il CAC40 di Parigi segna +0,59%. Bene anche Madrid +0,54% e la piazza di Londra +0,19%. Amsterdam +0,6%.
I singoli titoli
A Piazza Affari gli investitori hanno premiato il titolo Prysmian, che cresce del 4% dopo la notizia che Sto Amprion, uno dei gestori di sistemi di trasmissione in Germania, ha dato al gruppo italiano di cavi lo status di ‘preferred bidder’ per progetti sulle reti di connessione dal valore complessivo di 4,5 miliardi di euro.
Si sono distinti anche Diasorin +2,7% e Stm +2,4% (trainato dalla giornata positiva di tutto il settore dei chip).
Fra i titoli del comparto bancario si evidenzia Mediobanca (+1,5%), sul uale si intravede all’orizzonte un Wolfe Wave trading pattern.
Per quanto riguarda le vendite, il titolo più colpito è stato Tenaris -0,85%. Scende anche una big del listino principale come Tim, -0,75%, che forse ha risentito del possibile slittamento della presentazione dell’offerta vincolante per l’acquisto della rete rispetto alle scadenze prefissate.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario si è mosso al ribasso il cambio Euro/Dollaro, che scivola verso quota 1,085 (secondo i Plus500 costi). L’oro invece mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.898,2 dollari l’oncia. Il petrolio scende di prezzo e si attesta su 79,85 dollari per barile.
Sul mercato di Amsterdam, riferimento per l’Europa, il gas conclude in crescita a 42,9 euro al Megawattora.
Si restringe infatti lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata: 168 punti (-2,1%), con tassi in contrazione rispettivamente al 4,31% e al 2,63%.