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Industria editoriale ancora in difficoltà, lo dicono i numeri

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Lo scorso anno le vendite dei quotidiani sono state in media 1,54 milioni di copie al giorno, in calo del 9,4% rispetto del 2021

L’Osservatorio sulle comunicazioni di AGCOM ha pubblicato i numeri relativi all’industria editoriale italiana nel 2022. Da questo report si evince che la situazione di difficoltà, che ormai da molto tempo riguarda il settore, sta ancora continuando.

I numeri dell’industria editoriale

industria editorialeIn base al documento pubblicato da AGCOM, le vendite dei quotidiani sono state in media 1,54 milioni di copie al giorno. Si tratta di una diminuzione del 9,4% rispetto del 2021. Ma un risultato anche peggiore risulta dal confronto rispetto alle vendite del 2018: addirittura l’industria editoriale italiana registra un calo di vendite dei quotidiani di oltre il 32%.

Il formato cartaceo

Da tempo l’industria editoriale italiana sta cercando di adeguarsi alle nuove tendenze digitali, spingendo sulla vendita del quotidiano in formato digitale.
Le vendite in questo formato non hanno registrato grandi variazioni, rimanendo attorno ad una media di 210.000 copie vendute quotidianamente. Si tratta di una riduzione del 6% rispetto allo scorso anno, ma comunque è una crescita del 12% rispetto al 2018.

Le vendite in formato cartaceo segnano invece una drastica riduzione. In confronto allo scorso anno l’industria editoriale registra infatti un calo del 9,9%, mentre rispetto ai valori del 2018 il calo è addirittura del 36,4%.

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Ambito nazionale ed ambito locale

Se la flessione complessiva delle vendite è stata pari al 9,4%, c’è una differenza tra i quotidiani di ambito Nazionale quelli di ambito locale.
La flessione più marcata riguarda questi ultimi, che registrano una flessione del 9,8%, mentre le copie di quotidiani di rilievo nazionale hanno avuto un calo dell’8,9%.
È curioso invece notare che tra il 2018 e il 2022 la dinamica invece è stata opposta. Le vendite di quotidiani nazionali sono infatti calate del 35,7%, mentre i quotidiani a diffusione locale hanno subito una flessione più ridotta (29,1%).

Concentrazione delle vendite

Un altro aspetto interessante evidenziato da AGCOM è che la vendita delle copie in formato digitale è molto più concentrata rispetto a quella cartacea. Il 59,4% delle copie digitali riguardano le prime cinque testate del panorama italiano. Nella versione cartacea invece la loro quota complessiva di vendite arriva solo al 34,3%.

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