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Industria agricola Europea, il 2023 ha interrotto un lungo trend di crescita

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La ragione del calo della produzione è principalmente di natura climatica

La lunga corsa al rialzo della produzione agricola Europea, che durava ormai dal 2010, si è interrotta. Come rilevato da Eurostat, nel 2023 l’industria agricola del vecchio continente ha subito un calo produttivo del 1,5%, con una discesa del valore complessivo a 537,1 miliardi di euro.

Perché il bilancio è negativo per l’industria agricola

agricolturaLa ragione del calo della produzione da parte dell’industria agricola è principalmente di natura climatica. Le condizioni meteo avverse ed in alcuni casi estreme hanno infatti provocato un calo della quantità di prodotti agricoli che sono stati raccolti e venduti (-2,3% su base annua).

Se il bilancio finale non è stato così negativo, lo si deve al fatto che molti prodotti e servizi che sono necessari alle attività agricole (si pensi ai fertilizzanti oppure i trasporti) hanno avuto un leggero aumento di prezzo che hanno attenuato l’impatto del calo del valore produttivo. Tuttavia, non hanno impedito che il bilancio finale fosse in rosso.

Migliori e peggiori

Secondo i dati Eurostat, l’industria agricola che ha sofferto di meno è stata quella portoghese, dove il valore della produzione è cresciuto del 14,6%. Bene anche l’Ungheria, dove il valore è aumentato dell’11,1%. Di contro, il dato peggiore sul valore prodotto è quello della Lettonia, dove l’industria agricola ha subito un crollo di circa il 20%.

A livello di quantità raccolta, l’Ungheria batte tutti con un incremento del 26% rispetto all’anno precedente. La Grecia è invece il Paese più penalizzato dal clima, con una raccolta in calo del 16% rispetto a quella del 2022.

La situazione dell’Italia

Per quanto riguarda l’Italia, il 2023 è stato avaro di soddisfazioni. La nostra industria agricola è una di quelle che ha sofferto di più. L’indice di produzione agricola – che sulla base delle quantità di diversi prodotti agricoli fornisce un parametro confrontabile nel tempo – è sceso al 95,57, e siamo soltanto al dodicesimo posto in Europa. Il nostro sistema produttivo viaggia ormai da diversi anni in modo altalenante, evidenziando una forte instabilità.

Altri dati sul settore

L’analisi dei dati Eurostat mostra inoltre alcuni aspetti interessanti. Anzitutto il ruolo centrale delle piante (ortaggi, piante da giardino e cereali), che sono il prodotto più redditizio. In secondo luogo, il continuo calo degli addetti, sempre più spesso sostituiti dalle macchine.

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