Per il quarto mese consecutivo, l’umore delle imprese italiane è peggiorato. Il dato sul clima della fiducia infatti è sceso ulteriormente, passando da 103,9 a 103,4. In questo modo raggiunge il livello più basso da aprile 2021, secondo i dati diffusi da Istat.
I dati sull’umore delle imprese
Anche se complessivamente il clima di fiducia delle imprese è deteriorato, ci sono grosse differenze tra i quattro comparti economici indagati.
Infatti nel settore dei servizi e delle costruzioni c’è un drastico calo dell’indice di fiducia, che passa rispettivamente da 98,0 a 96,4 e da 163,8 a 161,3.
Nella manifattura e nel commercio invece la fiducia segna un andamento in salita, con l’indice che passa da 96,1 a 96,6 nel primo caso, e da 106,1 a 107,4 per il commercio al dettaglio.
Le singole componenti dell’indice
C’è un andamento altalenante anche se guardiamo alle diverse componenti dell’indice nei vari settori.
Infatti nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini, mentre crescono le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in lieve decumulo.
Nel settore delle costruzioni e dei servizi invece tutte le componenti evidenziano un peggioramento. Nel commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono in peggioramento mentre le scorte di magazzino mostrano un lieve accumulo; le attese sulle vendite, invece, segnano un grosso aumento (in particolare nella grande distribuzione).
Migliora l’umore dei consumatori
Per quanto riguarda i consumatori, la situazione della fiducia invece migliora dopo quattro mesi consecutivi di calo. L’indice passa infatti da 101,6 a 103,6. Rimane comunque al di sotto del livello medio che c’era stato nel periodo gennaio-ottobre 2023.
Per quanto riguarda i consumatori, l’Istat segnala un miglioramento di quasi tutte le nove variabili che compongono l’indicatore. L’eccezione riguardo alle aspettative sulla disoccupazione, che sono in peggioramento. Si segnala invece un forte miglioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale.