L’economia italiana si fonda soprattutto sul lavoro delle piccole e medie imprese. Rappresentano infatti il 99% della nostra economia. Proprio per questo motivo è abbastanza allarmante sapere che la maggior parte di essi non ha alcuna copertura assicurativa.
I dati sulle assicurazioni delle imprese
In base ad una recente ricerca, emerge che ci sono circa 1 milione e 653 mila piccole e medie imprese italiane che non sono assicurate, ossia quasi il 40%. Questo dato risulta ancora più allarmante se consideriamo lo scenario economico difficile nel quale ci troviamo.
La pandemia ha spinto verso un miglioramento della situazione, visto che la propensione delle piccole e medie imprese italiane ad assicurarsi sta aumentando. Tuttavia la spesa minima annua per la copertura si ferma a €14000, un valore decisamente più basso della media Europea a 22600 euro.
Assicurazione e dimensioni
Uno dei dati più interessanti che emerge è la forte correlazione tra la dimensione aziendale e la propensione ad assicurarsi.
Le imprese più grandi, quelle con oltre 200 dipendenti, tendono a sottoscrivere polizze assicurative molto di più delle piccole, quelle con meno di 50 persone. Queste ultime prevalentemente non lo fanno per motivazioni di carattere economico, nel senso che ritengono i premi troppo elevati rispetto al danno atteso.
Un problema di cultura
Più in generale emerge sostanzialmente una scarsa cultura assicurativa. Le imprese non hanno e non cercano informazioni sui prodotti assicurativi, e non hanno grande fiducia nei confronti delle compagnie. Tutto ciò rappresenta senza dubbio un grosso limite, anche perché il mondo delle assicurazioni è recentemente molto cambiato.
I nuovi rischi
Ad essere cambiato però e anche il mondo produttivo stesso. La spinta sempre più forte verso la digitalizzazione ha prodotto nuovi tipi di rischi, ed è per questo motivo che la carenza di cultura assicurativa può diventare molto pericolosa per le imprese, che non si preoccupano della cybersicurezza.
Basta pensare che nel primo semestre di quest’anno ci sono stati oltre 1500 attacchi cibernetici, molti di più di quelli registrati nell’intero anno scorso.
