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Imprese europee, grido d’allarme per gli investimenti in Cina

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Il Position Paper redatto dalla camera di commercio internazionale spiega che la situazione è cambiata dal 2020, ossia dallo scoppio della pandemia

Fino a poco tempo fa la Cina era considerata dalle imprese europee come un paese dalle grandi opportunità di investimento. La sua affidabilità, la sua efficienza e le minori imprevedibilità rispetto agli altri paesi emergenti, lo rendevano un porto relativamente sicuro per investire.

Lo scenario e però un drasticamente cambiato con la pandemia e con le recenti tensioni geopolitiche, e adesso le imprese europee che operano in Cina lanciano un grido d’allarme.

L’allarme lanciato dalla Camera di commercio UE

imprese cinaLo fanno tramite la Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina, che evidenzia come le politiche Zero-Covid e un aumento della politicizzazione dell’economia, scoraggiano sempre di più gli investimenti diretti in ingresso nel paese.
Il Position Paper redatto dalla camera di commercio internazionale spiega che la situazione è cambiata dal 2020, ossia dallo scoppio della pandemia.

Prima di allora, la Cina era vista come un porto relativamente sicuro per le imprese che volessero investire. Oggi le cose sono ben diverse. Pechino infatti ha varato e sta proseguendo una politica rigidissima Zero-Covid, che sta avendo conseguenze feroci sull’attività delle imprese.
Le difficoltà inoltre sono esacerbate da un clima di favoritismo nei confronti delle imprese statali.
A causa poi delle tensioni geopolitiche, l’economia è sempre più indirizzata da fattori politici.
Tutti questi elementi di incertezza rendono il futuro delle imprese europee che hanno investito in Cina assolutamente incerto.

Futuro incerto per le imprese

La Camera di commercio internazionale ritiene che, nonostante ci sia la volontà da parte delle imprese europee di continuare ad investire in Cina, tutte queste difficoltà non faranno crescere gli investimenti nel prossimo futuro, finché le imprese continueranno a percepire rischi politici ed economici crescenti.
Tuttavia il portavoce del ministro degli Esteri cinese non è d’accordo con le valutazioni della Camera di Commercio UE, ed anzi sottolinea che il governo cinese sta creando un modello di sviluppo che offre opportunità anche ai paesi europei.

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