Le ultime cifre riguardo al possibile impatto del Covid sulle imprese italiane lo fornisce Mediobanca. In uno studio viene infatti stimato un calo dei ricavi di circa l’11% nel 2020.
Il contraccolpo della pandemia sulle imprese
L’indagine – condotta dal centro studi di Mediobanca sulla manifattura del nostro paese – ha preso in esame 2.800 aziende di medie dimensione a gestione familiare.
Ha evidenziato un recupero nella seconda parte dell’anno. La crescita delle vendite è stata del 5,4%. Tuttavia, non è abbastanza per compensare i disastri del periodo primaverile, quando ci sono state le misure di lockdown. Durante il periodo genniao-giugno, il calo complessivo è stato del 15,7%.
Settori pià colpiti
A livello di categorie, i settore maggiormente penalizzati sono quelli della moda e dall’automotive. Per loro la flessione dei ricavi che supererà il 20%. In alcuni comparti, come quello tessile e dell’abbigliamento, il calo sarà ancora maggiore e sfiorerà una contrazione del fatturato di circa un quarto.
Vedi anche: la moda studia il modo per fronteggiare la crisi.
Nel settore auto, il forte calo delle vendite (21,7%) si ripercuote a cascata anche su altri settori, come trattamento dei metalli (-17,7%) e metallurgico (-16%).
Il contraccolpo del Covid sulle imprese italiane si sentirà anche nell’edilizia (-20%), nell’immobiliare (-22%) e nei i trasporti (-19%).
Numeri pesanti sull’occupazione
Questo quadro poco incoraggiante fa il paio con un altro, contenuto nel Rapporto Cerved Pmi 2020. Anche in esso viene stimato un calo di fatturato sostanzialmente identico, tra 11% e 16,3% (se ci saranno ulteriori lockdown).
Quello che però spaventa maggiormente è che le nostre imprese (tutte e non solo quelle piccole e medie) subranno un colpo tale da incidere in modo pesante sull’occupazione. Si stima una perdita di circa 1,4 milioni di posti di lavoro. Il quadro peraltro potrebbe peggiorare in caso di nuove chiusure, fino a giungere a una perdita occupazionale di 1,9 milioni.