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Export italiano, non c’è motivo di preoccuparsi della corsa dell’euro sul dollaro

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La valuta unica negli ultimi mesi ha guadagnato diversi punti percentuale rispetto al dollaro

La situazione economica europea rimane ancora gravemente afflitta da problemi. Il Covid ha mandato in recessione l’intera zona, che sta faticosamente cercando di riprendersi. E l’euro crea un ulteriore fonte di preoccupazione. La valuta unica negli ultimi mesi ha guadagnato diversi punti percentuale rispetto al dollaro, e questo rafforzamento acuisce il timore che possa essere molto penalizzato l’export.

La cresxcita dell’euro e l’export

L’export è uno dei cardini dell’economia UE, e in special modo lo è per l’Italia. Se non vogliamo che la rirpesa economica sia soffocata, occorre che i nostri prodotti continuino ad essere apprezzati e venduti all’estero. Ma davvero l’apprezzamento della valuta unica lo minaccia?
In realtà il rafforzamento dell’euro non dovrebbe però generare alcuna forma di panico. Prima che la sua corsa possa danneggiare davvero l’export italiano, ce ne passa. Ecco perché.

Precedenti storici

Bisogna in primo luogo valutare in modo chiaro l’apprezzamento recente dell’euro. La valuta unica ha guadagnato il 14,7% sul dollaro, se calcolato dai minimi del 20 marzo scorso. Ma in realtà la crescita in larga parte è frutto di un rimbalzo dal profondo tonfo avvenuto nei giorni precedenti. A ben guardare quindi, la corsa in avanti dell’EURUSD è meno forte di quel che si pensi.
Qualcosa di simile era accaduto anche nel corso della crisi del 2009. Il dollaro perse circa il 13,5% rispetto all’euro da marzo 2009 a fine anno, però nei mesi precedenti aveva guadagnato il 27%. Tutto è relativo quindi. Ed esattamente come allora, non c’è da preoccuparsi per l’export italiano.

Annotazione operativa: quando si parla di valute e di cambi tra coppie, occorre conoscere alcuni pattern. Ad esempio il piercing line forex.

Il caso del 2017

Del resto abbiamo un esempio ancora più recente. Se esaminiamo i dati sulle piattaforme opzioni binarie, possiamo vedere che nel 2017 l’euro si è iniziato ad apprezzare rispetto al dollaro, e questi timori si sono diffusi raidamente. Eppure proprio quell’anno (durante il quale la valuta unica ha guadagnato il 13,8% sul dollaro) l’export italiano è aumentato del 7,6%, mentre il Pil è cresciuto dell’1,7%, mai così tanto dal 2010.

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