Uno dei prodotti che fanno presenza quasi fissa nelle abitudini alimentari degli italiani è il latte. Nell’ambito dei consumi, si tratta di una delle principali voci che fanno parte del nostro carrello della spesa. Purtroppo, a causa dell’aumento dei prezzi, incide sempre di più nel portafoglio.
Il calo dei consumi
Come vedremo a breve, il latte e i suoi derivati sono stati interessati da forti aumenti di prezzo. A causa di questi rincari, nel 2024 i consumi hanno registrato un calo sia in volume (-0,9%) che in valore (-1,7%).
La contrazione più marcata riguarda il latte fresco, i cui consumi sono scesi del 7% in volume e dell’8,2% in valore. Si tratta di una tendenza abbastanza comune a tutti i prodotti, anche se ci sono delle eccezioni, come ad esempio lo yogurt che ha avuto un incremento tanto in volume (4%) quanto in valore (4,1%).
Come sono saliti i prezzi
L’Osservatorio dei prezzi e tariffe del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che tra i vari compiti ha quello di monitorare i beni che fanno parte largamente dei nostri consumi quotidiani, ha rilevato una forte crescita dei prezzi del latte e dei suoi derivati.
Un litro di latte scremato a lunga conservazione costa mediamente 1,28 euro (oscillando tra 0,79 e 2,09). Se però si hanno difficoltà a digerire il lattosio, i prodotti senza questa proteina possono arrivare a costare anche 2,42 euro. La crescita del prezzo comincia già alla stalla, per via dell’aumento dei costi che gli allevatori hanno dovuto sostenere (soprattutto mangimi ed energia).
L’aumento dei derivati
Se il latte costa sempre di più, anche i prodotti derivati, che si realizzano grazie ad esso, continuano ad aumentare di prezzo. Peraltro va sottolineato che sono soprattutto i formaggi ad occupare la maggior parte dello spazio nel nostro carrello della spesa. I formaggi sono i re della nostra tavola. Quelli freschi occupano il primo posto con il 19%, seguiti dai formaggi molli al 10% e dai formaggi duri con una quota del 19%.
Il Parmigiano Reggiano in alcuni casi è quasi un lusso per molti italiani, visto che in media si paga 23,42 euro per chilo, ma in alcuni casi può arrivare anche a €30. Altro derivato di largo utilizzo e lo yogurt: una confezione da 125 grammi costa in media 0,42 euro, ma per alcuni prodotti si arrivano a dei picchi di 0,81 euro. Il fiordilatte, ingrediente indispensabile della classica pizza, in media costa 8,38 per kg. Altro prodotto gettonato nei nostri consumi è il burro: in media è arrivato a 14,21 kg, ma in alcuni casi può arrivare anche a 27,12 per chilo.