Dopo l’euforia vissuta ieri, sulla scia della notizia del vaccino di Pfizer e BioNTech, le Borse sembrano un attimo tirare il fiato. In Europa la giornata comincia con calma e variazioni minime per i maggiori listini. Nella notte, anche la Borsa di Tokyo ha chiuso blandamente, con un rialzo dello 0,26%.
La Borsa in Asia
L’indice Nikkei 225 della borsa giapponese ha chiuso a 24.905,59 punti. Nel corso della seduta, l’indice ha varcato per la prima volta dal 1991 il livello dei 25 mila punti.
Hong Kong è salita dello 0,64%, Sidney dello 0,66%, Seoul +0,23%. La miglior Borsa dell’area è quella di Singapore (+2,8%), a causa della forte presenza di società legate agli spostamenti, al turismo, al gioco ed al trasporto aereo, ovvero, tutti i settori perdenti del 2020 per la pandemia.
In controtendenza Shanghai, che ha perso lo 0,36%. Va detto che i listini cinesi sono stati penalizzati dalla caduta dell’inflazione, scivolata ai minimi da dieci anni.
Brillano compagnie aeree e turismo
L’Asia quindi non ha vissuto alcun rally. E’ interessante però osservare vincitori e vinti di questo inizio di settimana. Vale anche per chi fa anche un altro tipo di operazioni sui titoli, come sa chi conosce cosa sono CFD trading significato.
Le società che sono state maggiormente colpite dalla pandemia COVID-19, hanno marciato forte in Borsa. Sono i titoli del settore aereo: Qantas (+8%), Cathay Pacific (fin oltre +11%), China Eastern Airlines (oltre +8%), Japan Airlines (+20%) e di ANA Holdings (quasi +17%). Bene anche Korean Air Lines (+14%). In generale tutti i titoli legati al turismo hanno accelerato.
Spunti positivi anche per gli operatori di casino, con Crown Resorts +4,65% e Wynn Macau oltre +10%.
Annotazione tecnica: uno dei modi più interessanti di studiare i grafici, è adottare la strategia incrocio media mobile 50 200 periodi.
I titoli penalizzati
La prospettiva di un vaccino penalizza invece quelle società che hanno beneficiato del Covid. I così detti titoli “stay home”. La giapponese Nintendo perde quasi il 5%, di Sony -3%. Del resto lo stesso andamento si era visto anche a Wall street: Zoom -17,37%, Netflix -8,59% e Amazon -5,06%.