Comincia in modo positivo la settimana delle borse del vecchio continente che chiudono in cauto rialzo. Gli acquisti hanno riguardato sia il listino milanese che le altre principali Borse europee.
Sulle borse prevalgono gli acquisti
I listini europei hanno beneficiato delle aspettative riguardo alle banche centrali, che dovrebbero rallentare il ritmo delle strette monetarie. Questo ha favorito il prevalere degli acquisti sulle borse europee.
Intanto l’attenzione degli investitori comincia a concentrarsi sul dato riguardante l’inflazione negli Stati Uniti, che potrebbe incidere sulle prossime decisioni della Federal Reserve.
Non meno importante sono le elezioni statunitensi di mid-term, dall’esito tutt’altro che scontato.
Il bilancio
Alla fine della giornata il principale indice della piazza di Milano ha guadagnato lo 0,9%, confermandosi ai livelli di giugno scorso. Analogamente ha chiuso in aumento anche il FTSE Italia All-Share, che termina gli scambi a 25.195 punti.
Bene anche le altre borse europee. Francoforte guadagna lo 0,52% con il Dax a 13.530 punti, il cui Demarker indicator sembra indicare prospettive rialziste. Parigi registra invece un +0,17% con il Cac 40 a 6.416 punti. Controcorrente Londra che cede lo 0,36% con il Ftse 100 a 7.308 punti.
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I dati di Milano
A Piazza Affari gli acquisti hanno premiato soprattutto Telecom Italia, che ha guadagnato il 10,65% con il mercato che scommette su un’opa di Cdp in base al cosiddetto ‘Piano Minerva‘ del nuovo governo Meloni.
Giornata positiva anche per Iveco, che chiude in progresso del 4,02%. Toniche Nexi +3,73% e Banca Generali +3,73.
Le vendite hanno invece penalizzato Snam, che ha terminato le contrattazioni a -1,87%. Giornata negativa anche per UniCredit (-1,86%) che interrompe la striscia positiva in Borsa in scia ai rumors di frizioni passate con la Bce a partire dal piano di remunerazione agli azionisti (16 miliardi al 2024) e poi sulla mancata uscita dalla Russia.
Fuori dal listino principale, balzo di Mps (+11,7%) dopo aver chiuso l’aumento di capitale.