La tensione al confine ucraino non fa bene al mercato dei capitali russo. La Borsa di Mosca ha infatti subito un crollo pesante nella giornata di lunedì, replicato poi da un andamento pessimo martedì. E anche la valuta, il Rublo, scivola via verso il basso.
Il nervosismo pesa sulla Borsa di Mosca
Il clima che si respira in Borsa (non solo a Mosca ma ovunque in verità) è frutto di una tensione che è risalita vertiginosamente, dopo che Putin ha riconosciuto ufficialmente due repubbliche autoproclamate nell’Ucraina orientale.
Mosca ha inviato nella zona truppe russe. L’esercito ucraino accusa i filorussi di avere ucciso due soldati nelle ultime 24 ore. L’Europa intanto adotta sanzioni internazionali sempre più severe ai danni di Mosca, mentre gli Stati Uniti hanno colpito con sanzioni economiche i due territori separatisti.
L’andamento della Borsa di Mosca
Il principale indice azionario russo, ossia il Moex, ha accusato una perdita di oltre 10 punti percentuali. Peraltro questo calo si somma a un andamento tribolato che gi dura da alcuni mesi, e che l’ha portato a perdere il 27% in pochi mesi. Ha fatto ancora peggio l’indice Rts, quello denominato in dollari.
Agli investitori stranieri è stato dato un termine entro il quale disinvestire dai titoli locali. Ma questo non ha comunque fermato gli speculatori, che hanno aggirato il problema andando a comprare quote di fondi attivi o ETF che riflettono l’andamento del mercato russo.
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La situazione tesa
Al mercato dei capitali non piace affatto l’idea di una guerra con l’Ucraina e contro il mondo intero. Ma proprio l’andamento della Borsa russa rivela che è in quella direzione che si sta marciando. L’ago della bilancio in sostanza si sposta verso l’invasione.
Va ricordato che l’indice Moex (denominato in rubli) è quello più importante. Ne fanno parte le 38 aziende più capitalizzate quotate a Mosca. Tra queste spiccano senza dubbio il colosso petrolifero Gazprom, che è la più importante per fatturato, e il colosso del gas Novatek.
Caratteristica importante del Moex, è che la maggior parte dei titoli che lo compongono opera nel settore energetico.
Anche il rublo sconta questa situazione
Oltre alle vendite sull’azionario russo, anche il rublo sta pagando le tensioni geopolitiche. La valuta di Mosca scende sui minimi da 15 mesi, avvicinandosi a quota 80,407 sul dollaro, mentre i segnali forex gratis in tempo reale dicono che scenderà ancora. Intanto, la banca centrale russa si e’ detta pronta a prendere tutte le misure necessarie per supportare la stabilità finanziaria.